Cinecittà Luce chiude, appello per salvarla

Roma , Cinecittà Luce rischia di essere chiusa. Il Governo ha tagliato i fondi. Appelli e cori unanimi si sono sollevati da ogni parte del mondo politico e dello spettacolo. “ E’ un archivio immenso. Là c’è la nostra storia, ci sono i nostri sogni. Come si fa a chiudere la Storia?”. Così ha commentato […]


Roma , Cinecittà Luce rischia di essere chiusa.

Il Governo ha tagliato i fondi. Appelli e cori unanimi si sono sollevati da ogni parte del mondo politico e dello spettacolo. “ E’ un archivio immenso. Là c’è la nostra storia, ci sono i nostri sogni. Come si fa a chiudere la Storia?”. Così ha commentato  Roberto Benigni.

E’ stato proprio l’Amministratore Delegato di Cinecittà Luce, Luciano Sovena, a lanciare l’allarme, dopo i finanziamenti stabiliti per il 2011. 7,5 milioni di euro, questa la cifra. Tale somma è stata confermata dal Ministro Bondi, che ha dichiarato che in ogni caso si esclude l’eventualità della chiusura di Cinecittà Luce, ammettendo, tuttavia, che queste cifre riusciranno a coprire a malapena gli stipendi dei 126 dipendenti.

Preoccupazione manifestata, altresì, dal Presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, che ha dichiarato che la chiusura di Cinecittà sarebbe un oltraggio al mondo della cultura e ancora: “ tagliare i fondi alla cultura non rappresenta una soluzione per far quadrare i conti”.

Il Sindaco di Roma, Giovanni Alemanno, presto incontrerà i vertici di Cinecittà Luce per affrontare al meglio l’argomento sul necessario rilancio di Cinecittà.

A sostegno di Cinecittà, della sua storia e del suo immenso patrimonio, è  intervenuto anche Folco Quilici, famoso documentarista, che ha così espresso il suo profondo rammarico : “ L’istituto Luce è un museo, un pozzo senza fine che fa rivivere il passato, i costumi, la moda, la vita del nostro Paese, una ricchezza straordinaria che va conservata e valorizzata.”

Come dargli torto? In Italia ormai la cultura è in ginocchio e l’impegno da parte dello Stato è in continua diminuzione. Proprio mentre si festeggiano i 150 anni dell’Unità d’Italia rischiamo di perdere un fondamentale ed impagabile archivio della memoria.

Giusy Cerminara



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