Attualità Italiana

Adriano Celentano dopo la Rai, invade La7

Il pubblico di AnnoZero conosce molto bene le irruzioni di Adriano Celentano in tv, esponendo i suoi pensieri e le sue lotte politiche non solo per le ultime elezioni amministrative, ma anche per il tema referendario. Ma ciò che non si aspettavano almeno quelli di La7, è stata la sua irruzione all’interno del programma “Speciale […]


Il pubblico di AnnoZero conosce molto bene le irruzioni di Adriano Celentano in tv, esponendo i suoi pensieri e le sue lotte politiche non solo per le ultime elezioni amministrative, ma anche per il tema referendario. Ma ciò che non si aspettavano almeno quelli di La7, è stata la sua irruzione all’interno del programma “Speciale Elezioni” di Mentana.

Difatti il cantante pare che si sia lanciato in diretta, in una telefonata celebrativa sul successo del referendum, a cui è seguita la battuta ironica “Ormai telefona a chiunque” di Geppi Cucciari , parther professionale di Mentana nei pomeriggi elettorali, per stemperare l’ imbarazzo, dovuto all’inattesa irruzione del cantante all’interno del programma.

A seguire, l’esclamazione di Mentana secondo cui Celentano sarebbe “il vincitore di queste elezioni”. La telefonata inoltre è proseguita con alcune domande che il presentatore ha pensato bene di rivolgere al cantante che da tempo si era impegnato per la campagna elettorale sul referendum del nucleare. Difatti Adriano ha ricordato l’importanza del referendum contro il nucleare dopo i fatti di Fukushima, e quello sull’acqua, per cui questa dovrebbe rimanere un bene pubblico. L’intervista prosegue con la domanda di Mentana su un possibile programma di Adriano, in cui potesse raccontare le sue idee ed inoltre aggiunge con un tono “sfrezzante”, se magari questo programma andasse in onda su La7, considerato ormai “terra d’asilo”. Adriano risponde con molta ironia, che l’arrivo di Santoro, La7 sarebbe al completo ed inoltre aggiunge con molta sincerità la possibile carica di De Benedetti secondo cui poi, i protagonisti del canale televisivo, non sarebbero più “liberi” come oggi. Parole provocatorie le sue, che continuano la saga sulla questione della politica in tv e della libertà d’informazione e di pensiero…



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