Attualità Italiana

Processo Sarah Scazzi, parla Liala e si chiude la prima fase

Finisce con la testimonianza di Liala Nigro la prima fase del processo per la morte della piccola Sarah Scazzi: ad aprile arriverà al sentenza


L’assassino di Sarah avrà un nome? Dal processo avremo finalmente la verità? E’ quello che si chiede la mamma della piccola Sarah Scazzi, Concetta, che in questi anni ha sempre lottato per avere giustizia. Ci sarà una sentenza, quella di primo grado che arriverà ad aprile. Questo però sembra solo l’inizio di un lungo percorso fatto di testimonianze, bugie, confessione. Ieri è stata sentita l’ultima testimone, un’amica di Sarah e Sabrina che per motivi di studio non si trovava in Italia nelle passate settimane. Si tornerà in aula a febbraio e poi ancora a marzo e alla fine, la sentenza è prevista per l’8 aprile 2013. Cosa ha detto invece Liala del rapporto che c’era tra Sabrina e Sara?“Sarah e Sabrina si vedevano ogni giorno. Il loro rapporto era tranquillo e personalmente non ho mai visto screzi tra le due, né ho notato atteggiamenti di gelosia o invidia per l’amicizia con Ivano Russo”. Pare che Sarah uscisse di casa solo quando c’era anche Sabrina, se sua cugina non c’era lei non lo faceva. Liala parla quindi di un rapporto davvero speciale.

Che genere di rapporto avevano invece Sabrina e Ivano?Sapevo della simpatia e dell’innamoramento tra Sabrina e Ivano, dell’attrazione che ci può essere tra ragazzi di vent’anni. Non sono arrivati al fidanzamento, ma Sabrina mi disse che una sera ci fu una piccola effusione fisica tra i due che, però, non ha portato a nulla”.

La ragazza parla poi di come era Sarah: non parlava quasi mai, stava sempre sulle sue anche perchè probabilmente i discorsi che venivano fatti non le interessavano molto. Verrebbe così smontato il movente che avrebbe portato Sabrina a uccedere Sarah, quello della gelosia? Per la difesa la testimonianza di questa amica era fondamentale, vediamo se lo sarà anche per i giudici.

 

 



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