Attualità Italiana

Coppia uccisa a Pordenone: si indaga sulla vita notturna, 3 piste

Proseguono le indagini sul caso della coppia trovata morta in macchina a Pordenone: ecco le tre piste sulla vita notturna delle vittime. Chi ha ucciso Teresa e Trifone? Le ultime notizie


Ancora giallo per l’omicidio della coppia trovata morta in macchina nel parcheggio del palazzetto sportivo di Pordenone. La polizia indaga su più fronti ma alcuni elementi sembrano cozzare tra di loro. Trifone Ragone e Teresa Costanza erano conosciuti nell’ambiente sportivo e dei concorsi di bellezza locali ma è soprattutto nella vita notturna dei due che gli inquirenti si stanno concentrando. Oltre alla pista passionale si seguono in particolare tre ipotesi. Chi ha ucciso questi due ragazzi e perchè?

OMICIDIO PORDENONE: LA PISTA PASSIONALE

LE TRE PISTE SEGUITE DA CHI INDAGA-La prima si muove proprio all’interno della movida di Pordenone: Teresa e Trifone infatti arrotondavano i loro stipendi con lavori saltuari nelle discoteche. Lui si offriva di tanto in tanto come animatore di addii al nubilato e come accompagnatore mentre lei aveva lavorato come cubista e ballerina di lap dance. Un ambiente in cui farsi nemici è facile. Ma a complicare le cose è la perfezione nell’esecuzione che porta gli inquirenti a non escludere altre piste. Tra queste in particolare quella finanziaria: a Milano Teresa infatti ha fatto l’assicuratrice e conosceva quindi diversi imprenditori. Non si esclude infine neppure la pista mafiosa. Lei infatti aveva origini siciliane e venti anni fa suo zio è stato vittima della ‘lupara bianca’. Il duplice omicidio porta dunque la firma di Cosa Nostra? Questo spiegherebbe la perfezione nell’esecuzione. Certo l’episodio dello zio è molto datato quindi è difficile pensare ad un collegamento ma non si può escludere con sicurezza. Sempre restando nel mondo delle attività illecite si indaga anche nel traffico di anabolizzanti. Trifone era un pesista ed essendo un ragazzo ambizioso puntava in alto. Eppure, concludono gli inquirenti, quello del doping a certi livelli non “sembra un business così lucroso da giustificare un duplice delitto”. Nonostante le piste quindi la svolta nelle indagini tarda ad arrivare e l’omicidio della coppia di Pordenone resta per il momento senza un movente e soprattutto senza un colpevole.



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