Attualità Italiana

Malaria, nuovi casi a Taranto: quattro extracomunitari ricoverati

Sono quattro gli ultimi casi di malaria della città di Taranto. Stiamo parlando di quattro extracomunitari attualmente ricoverati per aver accusato questa patologia

quattro casi di malaria a taranto


La Asl annuncia quattro casi di malaria a Taranto. Si tratta di quattro braccianti extracomunitari, di cui due sono in Italia da nove anni e un altro da due mesi. Ancora sarebbero in corso delle verifiche sul quarto. Attualmente, i braccianti sono ricoverati per malaria nel reparto Infettivi dell’ospedale Moscati di Taranto. L’Asl ha precisato che il tempo di incubazione è tra i 12 e i 18 giorni. La malattia, dunque, i quattro braccianti l’avrebbero contratta nel nostro Paese. Due dei quattro vivono nella stessa abitazione. Da alcune fonti sappiamo che i quattro extracomunitari lavoravano presso le campagne di Ginosa, precisamente nella località di Pantano. Attualmente sarebbero anche in corso delle verifiche su un loro possibile impiego nel Salernitano. A tutti e quattro è stata diagnosticata la malaria da Plasmodium falciparum.

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Tre dei quattro braccianti che hanno contratto la malaria a Taranto sarebbero magrebini, mentre l’altro sarebbe invece un sudanese. I quattro extracomunitari hanno un’età compresa tra i 21 e i 37 anni. Sappiamo che Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha annunciato che non vi è alcun allarme malaria nella città di Taranto. Il Ministro ha parlato di questo problema a margine della celebrazione del 25esimo anniversario del riconoscimento Irccs alla Fondazione S.Lucia. Per quanto riguarda le zanzare che avrebbero provocato la malattia, la Lorenzin ha annunciato che si trattano di insetti autoctoni. Al momento sono attesi i risultati degli ultimi accertamenti. Per ora sappiamo che la zanzare in questione sarebbero potute essere trasportate attraverso i bagagli delle persone “provenienti dalle aree a rischio”. Queste sono state le parole dichiarate dall’Asl. La malaria si contrae attraverso le zanzare, ma l’Asl ci tiene a precisare che quelle originarie di questa zona della regione Puglia “non sono in grado di maturare il ciclo e trasmettere la malattia”. Il Servizio Veterinario dell’Azienda sanitaria avrebbe installato le trappole con l’obbiettivo di catturare e poi anche analizzare le zanzare del genere Anopheles nella zona interessata.

Tutti e quattro braccianti hanno accusato gli stessi sintomi tipici della malaria. Sappiamo che le loro condizioni di salute starebbero migliorando. I sintomi di questa patologia sono febbre, vomito, dolori addominali, diarrea e in qualche caso cefalea. L’Asl ha poi precisato: “Tutti presentavano piastrinopenia e splenomegalia”. Non si tratta di una novità. Infatti, ricordiamo la piccola Sofia, deceduta a Brescia lo scorso mese di settembre.



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