Attualità Italiana

Omicidio Pamela, la perizia del Ris scagiona due dei nigeriani sospettati

A due mesi dal delitto di Pamela Mastropietro, la perizia del Ris esclude la presenza di due dei nigeriani indagati, nell'appartamento c'era solo Oseghale

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Ultime notizie sull’omicidio di Pamela: nell’appartamento c’era solo Innocent Oseghale. Questo è ciò che è emerso due mesi dopo il delitto, attraverso le indagini dei carabinieri di Macerata. È stata, pertanto, esclusa la presenza degli due nigeriani indagati. Di loro nell’abitazione non è stata trovata alcuna traccia e, dunque, la loro possibile partecipazione potrebbe essere avvenuta solo per aiutare Oseghale a disfarsi della ragazza. Anche un quarto nigeriano è indagato. Ma delle impronte ritrovate nell’appartamento non corrisponderebbero a nessuno dei sospettati.

OMICIDIO PAMELA MASTROPIETRO ULTIME NOTIZIE: LA PERIZIA DEL RIS RIVELA CHE NELL’APPARTAMENTO C’ERA SOLO OSEGHALE

A distanza di due mesi dall’omicidio di Pamela Mastropietro, la perizia del Ris scagiona due dei quattro nigeriani indagati. Le ultime notizie rivelano che non sono state trovate delle loro tracce all’interno dell’appartamento dove è avvenuto l’omicidio. Qui ci sarebbe stato solo Innocent Oseghale. I due nigeriani, Desmond Lucky e Lucky Awelina, potrebbero aver aiutato l’assassino solo disfarsi il corpo della ragazza. Sono diversi i sopralluoghi che hanno effettuato gli specialisti del Ris nell’abitazione di via Spalato. Proprio tramite la loro relazione depositata in procura è stato possibile arrivare a questa conclusione. Il corpo di Pamela è stato rinchiuso in due valigie e poi abbandonato nei pressi di Pollenza. Anche un quarto nigeriano è indagato. Intanto, continua il giallo sulle altre impronte rilevate nell’appartamento, che non sono comparabili con nessuno degli indagati. In particolare, a Roma i Ris faranno un ulteriore accertamento su una scatola di guanti in lattice che si trovava in casa. Gli inquirenti stanno cercando la persone che potrebber aver toccato tale oggetto prima di uccidere Pamela.

Dopo tali conclusioni, la perizia del Ris cerca una nuova ricostruzione della scena del delitte, dove potrebbero essere coinvolte diverse persone. Intanto, la famiglia di Pamela chiede più precisione da parte degli investigatori. In particolare a richiederla è proprio l’avvocato Marco Verni, zio della vittima. “Ricordate, non esistono delitti perfetti, ma solo investigatori distratti. Io non vi lascerò tregua”. Questo è ciò che dichiara l’uomo, il quale cerca giustizia per la nipote e, dunque, è pronto a smontare in tribunale la versione dei fatti dei probabili assassini.



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