Attualità Italiana

Orrore a Roma: partorisce e getta il neonato nel water, bimbo trovato morto dopo tempo nel tombino

Le ultime da Roma dove una donna ha raccontato che non sapeva di essere incinta ma la ricostruzione dei fatti racconta altro: ha gettato il neonato nel water

a parigi un neonato appena nato è stato gettato dall'hotel

Montecompatri (Roma) – Un episodio scioccante ha scosso le porte della Capitale: una giovane madre di 29 anni, di origine nigeriana, è stata arrestata con l’accusa di omicidio dopo aver dato alla luce un neonato e averlo poi gettato nello scarico del water.

I fatti risalgono al 12 ottobre 2024 ma solo oggi , questa vicenda è arrivata alla stampa ed è finta sulle prime pagine di tutti i siti web. Secondo quanto ricostruito dalla Squadra Mobile della Questura di Roma e dagli agenti del commissariato di Frascati, la donna si trovava nell’abitazione di alcuni amici, nel comune di Montecompatri, quando avrebbe indotto il parto da sola nel bagno di casa. Il bambino, nato prematuro tra la 25esima e la 26esima settimana di gestazione, sarebbe stato gettato ancora vivo nel water.

Le ultime da Roma, le parole della donna: «Non sapevo di essere incinta»

La 29enne, successivamente rintracciata in un appartamento nel quartiere Finocchio, alla periferia est di Roma, ha dichiarato agli inquirenti di non essere consapevole della gravidanza: «Pensavo si trattasse di mal di pancia, non immaginavo di stare per partorire. Avevo già avuto due cesarei e non ho capito cosa stava succedendo», ha raccontato. Ha aggiunto di essersi spaventata alla vista del sangue e di essersi recata al Policlinico Casilino per un controllo e anche lì, avrebbe negato di aver partorito, come se i medici non fossero in grado di comprendere cosa era accaduto.

E infatti la sua versione è stata presto smentita dagli accertamenti: secondo gli investigatori, la donna avrebbe assunto sostanze per stimolare il travaglio. Il parto, infatti, sarebbe stato provocato volontariamente. Risulta inoltre che la donna si fosse separata dal compagno nel dicembre 2023.

Il corpo del neonato trovato nelle tubature

Ad allertare le autorità sono stati i medici dell’ospedale Casilino, insospettiti dalle condizioni della donna e dalle sue dichiarazioni. Da lì sono partite le indagini che hanno portato alla tragica scoperta: il corpo del neonato, lungo 30 centimetri e con un peso di circa un chilo, è stato rinvenuto in un tombino collegato allo scarico dell’abitazione.

Il piccolo è morto per annegamento. Un esame ha evidenziato anche una lesione alla schiena, compatibile con la pressione esercitata per spingerlo nelle condutture. L’analisi del DNA ha confermato che la madre del bambino era la donna arrestata.

I figli della donna affidati ai parenti

La 29enne che viveva nella capitale ha altri due figli, che sono stati presi in carico dai servizi sociali e affidati a familiari. L’indagine, coordinata dalla Procura di Velletri, è ancora in corso per chiarire ogni dettaglio della vicenda. Queste al momento le ultime da Roma.

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