Attualità Italiana

Sciopero dei benzinai 26 giugno 2018 ultime notizie: orari e info utili

Il prossimo 26 giugno è previsto uno sciopero dei benzinai, che potrebbe creare grossi problemi ai viaggiatori. Dietro questa protesta ci sono delle motivazioni importanti

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Il prossimo 26 giugno è previsto uno sciopero dei benzinai di 24 ore, a causa dell’obbligo di fatturazione che verrà introdotto dall’1 luglio. Le ultime notizie rivelano che questa categoria di lavoratori non si sarebbe sentita appoggiata dalla Pubblica Amministrazione durante questo cambiamento e così ha indetto uno sciopero. La protesta si svolgerà per l’intera giornata del 26 giugno, a partire dalla mezzanotte del giorno precedente. La situazione appare ancora più grave se si pensa al fatto che la protesta avverà in estate, un periodo dell’anno in cui avere a disposizione un servizio così importante è necessario.

SCIOPERO DEI BENZINAI 26 GIUGNO 2018 ULTIME NOTIZIE: LE MOTIVAZIONI DELLA PROTESTA

Le organizzazioni dei gestori degli impianti di rifornimento (Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc-Anisa-Confcommercio) hanno reso noto lo sciopero dei benzinai del 26 giugno. Il blocco coinvolgerà sia la rete ordinaria che la viabilità autostradale. Non solo, le associazioni rivelano che saranno coinvolti nello sciopero tutte le tipologie di carburante. Stiamo parlando di Diesel, Benzina, Metano e Gpl. Ma quali sono le motivazioni che hanno portato i benzinai a prendere questa drastica decisione? L’iniziativa della protesta dipende dalla presa di posizione verso i nuovi obblighi di fatturazione, che verranno introdotti l’1 luglio. I sindacati sostengono che ci sono stati diversi ritardi e che le indicazioni fornite sono state poco chiare. Tale categoria di lavoratori dichiara di aver sempre chiesto collaborazione con l’amministrazione per sperimentare l’introduzione della fatturazione elettronica, ma ora si sentono presi in giro, poiché non sarebbero stati guidati a gestire questo cambiamento.

I nuovi obblighi prevedono l’emissione della fatturazione elettronica per le operazioni di cessione di gasolio e benzina dei motori. Questa scelta nasce al fine di osservare l’andamento della misura fiscale. Ricordiamo che il vecchio Governo aveva come obbiettivo quello di ridurre le frodi Iva. Evitando di utilizzare la fattura elettronica, le imprese potrebbero acquistare senza Iva, fatturare con Iva al cliente e non versare così l’imposta. Con l’introduzione di questo nuovo strumento sarà possibile tracciare i movimenti ed evitare così frodi.

Con lo sciopero del 26 giugno, le organizzazioni sindacali chiedono un decreto per rinviare la scadenza dell’1 luglio. Ecco la dichiarazione delle tre organizzazioni: “Pur comprendendo il delicato momento di transizione di Parlamento e governo, le scadenze ravvicinatissime ed il livello di impreparazione del sistema dovrebbero di per sé consigliare un intervento normativo urgente e risolutivo che, oltre al resto, posponga i termini già fissati”.



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