Attualità Italiana

Ragazzo sgozzato ai Murazzi, è caccia all’assassino: “soggetto squilibrato e molto pericoloso”

I carabinieri sono sulle tracce dell'assassino del ragazzo sgozzato ai murazzi sabato mattina: potrebbe trattarsi di un nordafricano squilibrato

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E’ caccia all’assassino del ragazzo sgozzato ai Murazzi, a Torino, sabato mattina. Le forze dell’ordine parlano di un “soggetto squilibrato e molto pericoloso“. La vittima del folle gesto è Stefano Leo, 33 anni, originario di Varallo Sesia e residente a Biella. Nella mattinata di sabato avrebbe solo fatto l’incontro sbagliato: uno squilibrato reduce dagli eccessi di una notte passata a bere e a drogarsi. Questa è l’ipotesi che emerge dalle indagini e a quanto pare questo assassino avrebbe anche un volto. I carabinieri sarebbero sulle tracce di un nordafricano con un carattere irascibile e squilibrato. L’assassino ha colpito Stefano Leo senza pietà alla gola, non lasciandogli scampo, e senza alcun motivo.

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Potrebbe essere ovunque ora il nordafricano che potrebbe aver sgozzato un ragazzo innocente ai Murazzi. I testimoni hanno parlato di un uomo con una capigliatura rasta, ma in realtà potrebbe trattarsi di una coda di capelli molto ricci con una rasatura su un lato della testa. Questa persona ha un fisico asciutto. Quest’uomo sarebbe l’artefice del terribile omicidio compiuto nella mattinata di sabato scorso in cima al viale pedonale di Lungo Po Machiavelli, praticamente ai piedi della scalinata che spunta sui murazzi di Lungo Po Cadorna.

I carabinieri stanno indagando per cercare di individuare questa persona. Si tratterebbe di un soggetto davvero molto pericoloso, uno squilibrato. Per questo motivo si sta cercando ovunque, nelle aree isolate, nei dormitori, nelle stazioni, negli ospedali. Si tratterebbe di un senza tetto. Dopo aver sgozzato il ragazzo, l’assassino si sarebbe diretto verso piazza Vittorio. A quel punto di lui si sono perse le tracce. Dunque la pista del nordafricano è considerata attendibile. Il nucleo investigativo del comando provinciale è guidato dal colonnello Francesco Rizzo, che sta portando avanti le indagini. Oltre a cercare la persona descritta da alcuni testimoni, si sta procedendo all’analisi accurata di molti filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona dell’omicidio.

Intanto si procede anche con l’autopsia sul corpo del giovane sgozzato ai murazzi, il 33enne Stefano Leo. Ad eseguire l’esame autoptico sarà il medico legale Roberto Testi, a seguito delle disposizioni del pm titolare dell’inchiesta Ciro Santoriello. Ciò che appare chiaro è che il ragazzo sia stato ucciso da una lesione alla gola molto profonda. Si tratta di un taglio netto, fatto senza esitazione, dall’alto verso il basso. E’ possibile che il taglio sia stato fatto con un coltello a serramanico a scatto o con un pugnale di grandi dimensioni.

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