Attualità Italiana

Il compagno di Silvia Provvedi dalla nascita di sua figlia all’arresto in casa di Giulia

Era in casa di Giulia Provvedi, sua cognata, Giorgio de Stefano al momento dell'arresto

Si sono chiuse nel silenzio Giulia e Silvia Provvedi. Sono scomparse dai social e non hanno commentato in nessun modo quello che è successo nella notte tra il 23 e il 24 giugno. Giorgio de Stefano, conosciuto come Giorgetto, il Malefix di cui Silvia parlava poco nella casa del Grande Fratello VIP, è stato arrestato intorno alle 4 del mattino. Non era a casa sua, ma era con Silvia e la piccola Nicole in casa di Giulia. A raccontare i dettagli dell’arresto Il Corriere della sera. Nessuna fuga, nessun tentativo di nascondere. Il compagno della Provvedi a quanto pare non si aspettava di essere arrestato. Era a casa di sua cognata Giulia, sorella di Silvia, per un motivo banale: nell’appartamento a Milano dove viveva con la compagna, si era rotto il condizionatore. E proprio in casa di Giulia sono arrivati gli agenti che lo hanno arrestato. Un nuovo incubo per Silvia e per la famiglia Provvedi. Lei che già in passato era stata segnata da una vicenda simile, con l’arresto di Fabrizio Corona, all’epoca dei fatti suo fidanzato. Accuse ben diverse e vicende ben diverse, lo specifichiamo.

Il compagno della Provvedi infatti, sarebbe il reggente di una cosca calabrese, avrebbe affari in tutta Italia, in particolare a Milano dove nel silenzio generale, gestiva un ristorante frequentatissimo da vip e starlette. Il 39enne è accusato dalla Dda di Reggio Calabria di essere il capo della cosca mafiosa insieme al fratello Carmelo. E di essere il punto di riferimento del clan a Milano e in Lombardia.

PER GIORGIO DE STEFANO LA NASCITA DI NICOLE E POI L’ARRESTO

Per uno strano scherzo del destino, il nomignolo con cui Silvia parlava del suo compagno nella casa del Grande Fratello VIP, Malefix, diventa anche il nome dell’operazione condotta dalle squadre mobili di Milano e Reggio Calabria. Una operazione che alle 4 di notte ha portato all’arresto del giovane rampollo della famiglia de Stefano. “Sono venuti a prendermi” avrebbe detto dopo aver risposto al citofono alla compagna che era in casa con lui.

 Sul Corriere della sera si legge un aneddoto che riguarda Giorgio de Stefano, raccontato dal pentito Ernico De Rosa: Non aveva mai meno di 3.500 euro nelle tasche. Questo aveva mazzetti da 500 euro, mi è rimasto impresso che avesse sempre fogli da 500 euro, gli ho detto: “Giorgio ma dove li prendi? Li stampi forse?“.

Dalla Calabria pare, lo avessero invitato a fare attenzione, a non cercare troppa visibilità. E lui in questo era stato sicuramente molto attento: nessuna foto sui social con la sua compagna neppure in occasione della nascita della piccola Nicole, sua figlia. Una gioia così grande spazzata via da un incubo che la Provvedi sta vivendo, restare da sola, in questo momento così delicato, con i riflettori addosso.

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