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Il giallo di Mauro Pamiro ucciso a Crema: indagata la moglie

Il giallo di Mauro Pamiro ritrovato morto in un cantiere a Crema: indagata sua moglie

E’ un vero e proprio giallo quello che arriva da Crema. Un uomo è stato ritrovato morto, sull’erba, nella mattina di ieri. Aveva un foro in testa. Non è ancora chiaro se sia stato ucciso con un colpo di arma da fuoro o con un oggetto appuntito. E’ un vero mistero quello che aleggia intorno alla morte di Mauro Pamiro, docente di 44 anni. Il cadavere è stato trovato poco prima delle 8 di ieri dai muratori che stanno lavorano nel cantiere in via don Primo Mazzolari, strada chiusa nel quartiere dei Sabbioni. Qui sorgeranno tre ville a schiera.

Pamiro insegnava presso l’Istituto Galilei di Crema ed era molto conosciuto per la sua passione per la musica.

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Sono subito iniziate le indagini per capire che cosa sia successo a Pamiro e chi potesse volergli male tanto da ucciderlo. Tra le prime persone a essere ascoltate nel commissariato di Crema, dal sostituto procuratore, Davide Rocco, la moglie Debora Stella. Gli inquirenti stanno tentando di ricostruire le ultime ore di vita del marito che aveva conosciuto da giovane e con il quale era sposata da 11 anni. Secondo quanto si legge sul Corriere della sera, la donna era in stato di shock e non ha collaborato; sarebbe stata poi ricoverata nel reparto di Psichiatria dell’ospedale Maggiore. Il poco che ha detto però a quanto pare, non ha convinto le forze dell’ordine. Al momento la donna è infatti indagata a piede libero per omicidio.

Non si esclude che l’uomo possa essere stato ucciso altrove visto che nel luogo del ritrovamento non sono state trovate tracce di sangue.

Gli agenti di Polizia che stanno lavorando al caso, hanno anche sentito un pensionato che risiede con la famiglia, davanti al cantiere, il quale ha raccontato di non aver sentito nulla nella notte: né spari, né urla. L’uomo ha spiegato di esser venuto a conoscenza dei fatti solo perchè ha visto passare l’ambulanza ma pensava che qualcuno si fosse sentito male, nulla sapeva di quanto stava accadendo. L’uomo ascoltato ha anche ribadito che non ci può esser stato un colpo di pistola, lui e i suoi familiari non hanno sentito nulla negli ultimi giorni, di strano.

Il professore aveva un ottimo rapporto con i colleghi del Galilei e gli amici sono, tutti ovviamente, sconvolti. Nessuno si spiega cosa sia successo e chi mai avrebbe potuto avere un movente per uccidere l’uomo. Si cerca anche di capire che genere di legame l’uomo potesse avere con quel cantiere.

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