Attualità Italiana

A Giugliano arrestato un uomo: avrebbe ucciso sua moglie e simulato poi il suo suicidio

A Giugliano arrestato un uomo: avrebbe ucciso sua moglie e avrebbe poi simulato il sui suicidio. Un mese dopo finisce in manette

I fatti risalirebbero a metà luglio. Il 12 luglio viene ritrovata morta una donna, si parla di suicidio ma le indagini vanno avanti. E oggi, a oltre un mese di distanza, il marito 63nne della donna è stato arrestato. Avrebbe ucciso sua moglie, e avrebbe poi inscenato il suicidio simulando tutto. Secondo la ricostruzione fatta dalle forze dell’ordine, che un mese dopo hanno tratto l’uomo in arresto, il 63enne avrebbe strangolato sua moglie e poi avrebbe simulato il suo suicidio, facendo pensare a tutti che si fosse impiccata.

Era il 12 luglio quando il 118 riceveva una telefonata con richiesta di aiuto. L’uomo aveva raccontato che si era da poco svegliato e che andando in salotto aveva trovato sua moglie impiccata, aveva usato le tende per compiere il gesto estremo. Già dai primi momenti però a chi aveva fatto i rilievi sul posto, sembrava difficile che la donna si fosse impiccata. Il cordino usato per compiere il gesto, non sembrava adatto, non avrebbe retto il peso di una donna che da sola stava provando a impiccarsi. Sono partite quindi le indagini che hanno portato poche ore fa, all’arresto dell’uomo.

L’uomo non aveva fatto a quanto pare, neppure i conti con l’autopsia che ha rivelato la natura diversa della morte della donna.

A GIUGLIANO UN UOMO ARRESTATO PER L’OMICIDIO DI SUA MOGLIE: AVREBBE SIMULATO IL SUO SUICIDIO


Dall’autopsia, inoltre, sarebbe emerso che la morte non era dovuta a impiccagione ma a strangolamento. L’uomo ha inoltre causato lesioni gravi a una donna medico del 118, che sarebbe stata – per il 63enne – responsabile del mancato ricovero per TSO della moglie. 

Si cercherà quindi adesso di capire i motivi per i quali l’uomo è arrivato a compiere questo gesto nei confronti di sua moglie. Di certo nel corso di questo mese di indagini le forze dell’ordine hanno raccolto materiale sufficiente per dimostrare la colpevolezza dell’uomo. Saranno poi i giudici a stabilire come sono andate le cose.

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