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Nuovo dpcm: come cambiano le regole per ristoranti e cerimonie

Nuovo dpcm: come cambiano le regole per ristoranti e cerimonie

Nuovo dpcm: come cambiano le regole

Nuovo dpcm: come cambiano le regole per ristoranti e cerimonie? Sono tempi di grandi incertezze con il Governo a lavoro per dettare le nuove norme da osservare, in questo autunno, con l’obiettivo di scongiurare una seconda ondata di Coronavirus. Abbiamo già assistito al ritorno della mascherina obbligatoria in tutta Italia anche all’aperto. Ma cosa cambierà, con il nuovo decreto, per quanto riguarda i ristoranti e le cerimonie? Nuove restrizioni sono all’orizzonte, scopriamole insieme.

Nuovo dpcm: come cambiano le regole per le cerimonie

Per quanto riguarda le cerimonie – quindi matrimoni, battesimi e feste in generale – andranno riorganizzati gli spazi per garantire gli accessi alle varie location in modo ordinato, evitando così pericolosi assembramenti. E’ obbligatorio, durante le cerimonie, assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti. Meglio organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita. Anche per quanto riguarda la disposizione dei tavoli, occorre mantenere la distanza tra uno e l’altro. Grande attenzione va riservata alla sistemazione degli ospiti: se appartenenti allo stesso nucleo familiare possono stare vicini altrimenti vale la regola del metro di distanza di sicurezza l’uno dall’altro.

Nuovo dpcm: come cambiano le regole per i ristoranti

E cosa dire dei ristoranti? Per questo tipo di attività non cambia in realtà tantissimo con il Governo che si limita solo a sottolineare l’importanza di osservare le regole preesistenti per scongiurare una seconda ondata di Coronavirus. E’ quindi necessario rendere disponibili prodotti per l’igienizzazione delle mani per i clienti ed è possibile misurare la pressione corporea all’ingresso, impedendo alle persone entrare nel locale se la temperatura supera i 37.5 gradi. Negli esercizi che dispongono di posti a sedere è bene privilegiare l’accesso tramite prenotazione.

Occorre poi mantenere l’elenco dei soggetti che hanno prenotato, per un periodo di 14 giorni, questo al fine di poter poi prontamente verificare l’identità dei clienti in caso di bisogno. Laddove possibile, i ristoranti dovranno privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (giardini, terrazze, plateatici), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro. I tavoli, come è stato per questi mesi di transizione, dovranno essere disposti in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale. E’ inoltre possibile organizzare buffet nei ristoranti solo se in presenza di personale incaricato, impedendo quindi ai clienti di toccare quanto esposto.

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