Attualità Italiana

L’urlo disperato di Monica avvelenata da suo figlio con un piatto di pasta: “Come hai potuto”

Da La vita in diretta il racconto straziante di Monica: suo figlio l'ha avvelenata, uccidendo poi il suo compagno

storia di monica la vita in diretta

Tanto prima o poi il veleno farà effetto” è stata questa la frase che Monica, si è sentita sussurrare da suo figlio, che aspettava di vedere il suo piano omicida prendere forma. Si era proposto di preparare la cena per la mamma e per il compagno di lei. Voleva fare le pennette al salmone. “Aveva tanto insistito” ricorda Monica oggi tra le lacrime. Una insistenza quella di suo figlio, che non aveva nulla a che fare con un atto d’amore. Voleva solo uccidere sua madre e il suo compagno. E’ la storia di una famiglia come tante ma che oggi non esiste più. Per la prima volta parla in un programma televisivo Monica, lo fa perchè vuole giustizia per l’uomo che amava. “Sopravvivo, la mia vita non ha più senso” racconta con gli occhi pieni di lacrime a Giuseppe di Tommaso, il giornalista de La vita in diretta che in esclusiva per il programma di Rai 1 ha raccolto la testimonianza di questa madre. Una cena, una sera come tante e poi quel sapore strano di un piatto di pasta cucinato da suo figlio. Un figlio che lei adesso chiama “il ragazzo”. Non riesce neppure a pronunciare il suo nome. Con lo sguardo svuotato, e il cuore pulsante, ripercorre quei drammatici istanti. Suo marito che inizia a stare male, lei che cerca aiuto e va in un’altra stanza perchè pensa che anche suo figlio stia poco bene. Non ha ancora capito Monica, di esser stata avvelenata. Su di lei il nitrito di sodio non fa subito effetto e allora lo sguardo di suo figlio cambia: calci, pugni, cerca persino si soffocarla con un cuscino. Raccoglie la forza che le resta Monica e urla. I vicini per fortuna capiscono che c’è qualcosa che non va e allertano le forze dell’ordine, intanto provano a sfondare la porta per darle un primo soccorso.

La storia di Monica avvelenata da suo figlio e viva per miracolo

Poi il tentativo di fuga: “Se mi lasci andare li calmo, dico che va tutto bene” sussurra a suo figlio, mentre con lo sguardo si rende conto che suo marito probabilmente non ha più possibilità. Il volto dell’uomo è coperto della schiuma avvelenata. Era come un padre per il giovane Alessandro. Non riesce a credere che possa averlo fatto. Monica si mette in salvo, lotta in ospedale per sopravvivere. A breve ritroverà in aula quel figlio che per lei oggi non è più tale. “Non provo rabbia, non provo rancore, non provo nulla, provo solo distacco” spiega Monica che si è data una risposta a questo gesto e che rifiuta di credere a una delle ipotesi paventate. “Non ha cercato di fare una prova con noi, per suicidarsi, se avesse voluto farlo, lo avrebbe fatto” spiega la donna. “Cosa gli chiederei se potessi dirgli qualcosa, gli chiederei: ma come hai potuto, come hai potuto” dice in lacrime Monica intervistata dal giornalista del programma di Rai 1.

In una lettera pubblicata una settimana fa dal Resto del Carlino, la donna aveva urlato tutto il suo dolore: “Ciò che quella notte è successo nella nostra vita – solo Lollo (il nomignolo del marito, ndr ) e io possiamo saperlo. E voglio gridarlo, anche per lui. C’è stato tolto tutto. Il nostro futuro, l’amore, i sogni, la vita. Tutti quotidianamente ci sentiamo estranei e immuni alla cattiveria, senza macchia e senza peccato e crediamo di non meritare il male. Finché un giorno bussa il buio”.

Seguici

Seguici su

Google News Logo
Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.