Attualità Italiana

La rabbia del compagno di Lidia uccisa dal suo ex: “Se il sistema resta questo, le donne continueranno a essere uccise”

Tutta la rabbia del compagno di Lidia, uccisa ieri dal suo ex a Vicenza: l'ennesima tragedia annunciata

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E’ un dolore davvero troppo grande, che non si può spiegare, quello di chi resta, quello di chi deve affrontare le conseguenze. Le conseguenze di una “tragedia annunciata” come nel caso di Lidia. Ieri la donna è stata uccisa dal suo ex marito, anni fa le denunce, ma nessuno ha capito a quanto pare, quanto fosse pericoloso l’uomo. E ieri ha agito: ha ucciso prima lei, poi la sua attuale fidanzata e poi si è tolto la vita, seminando prima il panico, con degli ordigni. C’è chi resta: ci sono i figli di Lidia e c’è il suo attuale compagno che non riesce a trattenere tutta la sua rabbia e la sua disperazione: “Vorrei che giudici e assistenti sociali venissero al funerale di Lidia e guardassero bene quella bara”.

 Sono state queste nelle ultime ore le parole di Daniele Mondello che si sfoga contro il sistema, a poche ore dall’omicidio della sua compagna, la 42enne di origine serbe  Lidia Miljkovic, per mano dell’ex marito, il cittadino bosniaco, Zlatan Vasiljevic ieri a Vicenza. L’uomo, che ieri ha commesso due femminicidi, era stato arrestato nel 2019 per reiterati maltrattamenti in famiglia e ora il tribunale della città veneta aveva dichiarato la cessazione dell’affido esclusivo dei due figli, di 13 e 16 anni. Questo però non ha cambiato le cose, non ha messo Lidia al sicuro. E ieri, il drammatico epilogo.

Il duro sfogo di Daniele il compagno di Lidia dopo il suo omicidio

Le parole di Daniele, sono quelle che troppo spesso, pronunciano i parenti delle vittime di femminicidio. L’uomo si sfoga: “Finché il sistema rimane questo, le donne continueranno a essere uccise” 

Intervistato dai giornalisti de La Repubblica spiega di come Lidia fosse costretta a mantenere dei rapporti con l’uomo, per i suoi figli: bisognava chiedere sempre a lui per la scuola, per le medicine, per qualsiasi cosa. “Non ha mai pagato gli alimenti e Lidia non l’ha mai denunciato, perché a lei non interessavano i soldi: voleva solo il bene dei suoi figli“, osserva l’uomo, sottolineando che era anche decaduto il divieto di avvicinamento: “Certo, per loro era una brava persona adesso. E io mi dispero, sa per quale motivo? Perché finché il sistema rimane questo, le donne continueranno a essere uccise. Lidia non sarà l’ultima”.

Daniele spiega che Lidia aveva paura, sapeva che sarebbe successo prima o poi, anche i suoi figli avevano il terrore di questa situazione. Però si cercava di andare avanti, di continuare a vivere. Poi conclude: “Nessuno ha mosso un dito per tenere distante quella persona. Vediamo chi troverà il coraggio di guardare in faccia quei due orfani”.

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