Attualità Italiana

L’ultimo saluto alla piccola Elena, l’arcivescovo contro l’odio: “non insegnate la violenza delle parole ai vostri figli”

E' il giorno dell'ultimo addio alla piccola Elena: le parole dell'arcivescovo di Catania contro la rabbia, l'odio e la violenza

funerali piccola elena

E’ immenso il dramma che la famiglia della piccola Elena sta vivendo in questi giorni. Non ci sono parole per descrivere quello che è successo. Non ci sono parole per spiegare quello che è accaduto alla piccola. Ma alla crudeltà non si risponde con la rabbia, all’odio non si risponde con la violenza. A chi uccide non si risponde con la stessa moneta ed è quello che oggi, durante la celebrazione dei funerali della piccola Elena, è stato ricordato. Ad officiare il rito funebre l’arcivescovo metropolita di Catania Luigi Renna, che ha pregato appoggiando la mano sulla piccola bara e lanciando un messaggio forte e chiaro a tutta la comunità di Mascalucia, che si sta stringendo intorno alla famiglia di Alessandro, il papà della piccola.

L’ultimo addio alla piccola Elena

Un’ultima parola a tutti noi che, come giudici siamo pronti a lapidare sempre qualcuno che ha sbagliato. Ho letto su un muro della nostra città, nei pressi della Chiesa del Divino Amore, una frase che chiedeva riposo eterno per Elena e tormento eterno per la sua mamma” ha detto l’arcivescovo e ha quindi continuato: “Non credo che la piccola Elena sarebbe d’accordo con quelle parole, come ogni bambino. E voi genitori, non insegnate la violenza delle parole ai vostri figli, né sui social, né sui nostri muri già abbastanza sporchi.”

E ancora: “ Perché un bambino, quello che Gesù Cristo ha messo al centro, non è capace di concepire vendette, sedie elettriche, patiboli mediatici e, se impara queste cose, le impara da noi. I bambini sono “puri di cuore”, dice Gesù Cristo e non sanno imbracciare né armi, né impugnare pietre” sono state queste le parole dell’arcivescovo Renna nell’omelia.

Purtroppo anche oggi, durante la celebrazione, fuori dalla basilica, ci sono state delle parole molto dure nei confronti di Martina Patti, la mamma assassina. Un sentimento comprensibile ma oggi, è il giorno dell’addio alla piccola Elena e tutto questo odio, non servirà a riportare indietro una vittima innocente, un piccolo angelo che non c’è più. E’ quello che ha cercato di spiegare l’arcivescovo che ha poi aggiunto nella sua omelia: “E se un domani ci dovessero essere altre vittime come la nostra piccola Elena, sarà perché qualcuno avrà seminato nel campo di Dio la gramigna dell’odio, della vendetta, della rabbia, dell’irrazionalità. ” Poi ha concluso: “Sforziamoci di seminare ciò che Cristo e ogni uomo animato da buona volontà spargono con abbondanza: misericordia, pietà, giustizia, dialogo, prevenzione di ogni forma violenza. Solo così non ci saranno più funerali come questo. Che la Vergine Santa e Sant’Agata prendano per mano la piccola Elena e pregano per tutti noi adulti, perché sappiamo allungarci, alzarci sulle punte dei piedi, per stare all’altezza dei bambini”.

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