Attualità Italiana

Crisi di Governo, verso le dimissioni di Draghi: voto anticipato in autunno? Le date possibili

Questa mattina potrebbero arrivare le dimissioni di Mario Draghi per sancire la fine di questo governo, e poi che cosa succederà?

mario draghi

Una giornata nera quella del 20 luglio per il governo italiano. Lega, Forza Italia e M5s non hanno votato la fiducia a Mario Draghi al Senato, e il governo ha così ottenuto solo 95 sì e 38 no sulla risoluzione di Pier Ferdinando Casini. Una crisi di governo che si poteva evitare ma che invece, porterà gli italiani, probabilmente al voto anticipato. Molto si deciderà nelle prossime ore, con la palla che passa in mano al presidente Mattarella.

 Mario Draghi ieri, ha ottenuto la fiducia, ma che non ha più una maggioranza. Il premier, dunque, annuncerà oggi alla Camera le proprie dimissioni, e quindi salirà al Colle per presentarle a Mattarella. La crisi, dunque, sfocerà nel voto anticipato. A mettere la parole fine non è solo il Movimento 5 stelle che non partecipa al voto ma pesano sull’esito le assenze di Lega e Forza Italia che lasciano l’emiciclo. I senatori di Conte però garantiscono il numero legale rimanendo in Aula, come “presenti non votanti”. 

Crisi di governo: oggi 22 luglio 2022 le dimissioni di Mario Draghi

Oggi sarà una giornata cruciale per l’esecutivo: prima le comunicazioni del premier a palazzo Madama, poi il voto di fiducia in serata. Domani sarà la volta della replica alla Camera.

Cosa succede adesso

Si apre così una fase di crisi con tempi rigidamente scanditi dalla Costituzione a partire da quelli per indire le nuove elezioni che, si discute già, potrebbero essere il 25 settembre o, più probabilmente, il 2 ottobre visto che la prima data coincide con la festività del Capodanno ebraico.

Le date per una possibile votazione

Sciogliendo le Camere nel prossimo fine settimana, insomma, sarebbe possibile votare sia il 25 settembre, se si considera il termine dei 60 giorni, sia il 2 ottobre, in questo caso però partendo da domenica prossima, 24 luglio. Difficile ipotizzare un voto trascorsi soltanto 45 giorni dalla fissazione della data delle elezioni: significherebbe andare alle urne l’11 settembre, con adempimenti e breve campagna elettorale in pieno agosto.

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