Attualità Italiana

La donna con Rexal Ford si faceva chiamare Stella: ma chi era davvero e com’è morta?

Chi era la donna di Villa Pamphili e come è morta? Si faceva chiamare Stella ma era davvero sposata con Rexal Ford? E la piccola morta era davvero la loro figlia?

rexal ford roma villa pamphili

Si faceva chiamare Stella, ma la sua vera identità resta ancora avvolta nel mistero. È questo il nome con cui era conosciuta la donna trovata senza vita insieme a sua figlia a Villa Pamphilj, sabato 7 giugno. Una vicenda oscura che ha sconvolto Roma e che, giorno dopo giorno, si arricchisce di nuovi, inquietanti dettagli.

Al centro delle indagini c’è Rexal Ford, un uomo di 46 anni originario della California, identificato come il presunto assassino della bambina. L’uomo è stato fermato sull’isola greca di Skiathos, dove si trovava in fuga. Secondo la Procura della Repubblica di Roma, è attualmente in corso la procedura per la sua estradizione in Italia. Ford avrebbe presentato le due vittime come sua moglie e sua figlia. Ora è accusato di omicidio e occultamento di cadavere. Chi ha visto Stella in giro per la capitale, racconta di una donna che camminava sempre a testa bassa, obbediente e remissiva, come se fosse succube dell’uomo che era con lei.

Chi era davvero Stella?

Ma chi era davvero Stella e come è morta questa donna? Per provare ad arrivare a dare un vero nome alla mamma morta a Villa Pamphili, forse bisogna cercare di partire dall’uomo fermato. Ciò che rende ancora più sconcertante questa storia è l’atteggiamento di Ford dopo il presunto duplice delitto. A sole 24 ore dalla scoperta dei corpi, l’uomo girava per il centro di Roma fingendosi uno sceneggiatore americano, in cerca di terrazze panoramiche per girare un film. Come riportato da Il Messaggero, approcciava giovani donne con l’intento di coinvolgerle in improbabili progetti cinematografici, offrendo corsi di recitazione improvvisati.

Una di queste donne ha raccontato di averlo incontrato il 10 giugno al Pantheon, proprio il giorno prima della sua fuga verso la Grecia. L’incontro era nato da un interesse professionale, ma le parole dell’uomo hanno subito destato sospetti: “Diceva di avere tre milioni di euro sul conto – ha dichiarato – e che se avessi voluto, avrei potuto raggiungerlo in Grecia per lavorare con lui. Ma non sembrava affatto un uomo del settore. Indossava gli stessi vestiti del video del suo arresto”.

Il sospetto e la scoperta

La donna non si è lasciata ingannare. Ha cercato informazioni su di lui online e, non trovando riscontri, ha capito che stava mentendo. “Non avrei mai immaginato – ha aggiunto – che potesse essere un assassino”. Aveva adescato così anche la donna che in Italia si faceva chiamare Stella ma che a quanto pare non era americana? Chi l’ha sentita parlare dice di aver ascoltato parole in lingua russa. E la piccola, che è stata uccisa, era davvero la figlia di Rexal Ford come l’uomo ha dichiarato anche quando era stato fermato dalla polizia italiana?

Il volto di Rexal Ford, già noto alle forze dell’ordine, compare anche in un episodio precedente risalente al 20 maggio: immortalato con la bambina in braccio a Campo de’ Fiori, ubriaco, era caduto a terra ferendosi alla testa. In quell’occasione era stato fermato dalla polizia, ma poi rilasciato. Ed è proprio in una di quelle occasioni che è stata scattata una foto della donna che si faceva chiamare Stella. Al momento però, non è stato ancora possibile identificarla.

Mentre prosegue la procedura di estradizione e le indagini cercano di far luce sull’identità di “Stella” e sulle circostanze che hanno portato alla tragedia, resta lo sconcerto per una vicenda che mescola menzogne, manipolazione e orrore.

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