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Adesso l’emergenza è sanitaria in Emilia Romagna: come difendersi dalle malattie

Le acque che stanno ristagnando in diversi paesi dell'Emilia Romagna dopo l'alluvione potrebbero causare diverse malattie alla popolazione: cosa fare

emergenza sanitaria in emilia romagna

C’è ancora tanto da fare dopo l‘alluvione in Emilia Romagna, c’è ancora una situazione difficile da gestire e adesso, la preoccupazione, è tutta per i rischi sanitari che possono essere causati dalle condizioni in cui vivono le persone coinvolte in questo contesto. L’emergenza in Emilia-Romagna non si è conclusa con la fine delle piogge. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), i rischi per la salute legati alle alluvioni possono avere conseguenze anche a medio e lungo termine. Tra questi rischi, va considerata la possibilità di contrarre malattie attraverso il contatto con acque reflue contaminate.

Inoltre, ci sono anche rischi chimici derivanti dal rilascio di sostanze pericolose a causa dei danni subiti da edifici e infrastrutture. In queste ore, i Tg di tutte le reti, hanno dato spazio agli appelli dei sanitari, perchè il rischio di ammalarsi, è serio; non solo, è importante tenere in considerazione gli effetti possibili sulla salute mentale delle persone direttamente colpite dall’evento in Emilia Romagna, anche se potrebbero non essere immediatamente evidenti.

A tal proposito, il Ministero della Salute e l’Azienda Unitaria Sanitaria Locale (Ausl) della Romagna forniscono sul loro sito web alcune linee guida e norme di comportamento utili per mitigare gli impatti a medio e lungo termine il più possibile.

Rischio tetano in Emilia Romagna: come si contrae e perchè vaccinarsi

Tra le indicazioni:

 è importante controllare di avere una vaccinazione in corso di validità contro il tetano, che significa aver effettuato l’ultima dose di richiamo non più di dieci anni fa.

Il tetano è una malattia grave e potenzialmente letale causata da una tossina prodotta dal batterio Clostridium tetani. Questo batterio è solitamente presente nel suolo, nella polvere e nei detriti. Il tetano può essere contratto quando il batterio entra nel corpo attraverso una ferita aperta o una lesione sulla pelle. Per questo motivo in queste ore, si sta consigliando a tutte le persone che entrano in contatto con l’acqua e con il fango, di proteggersi. Stivali, guanti di plastica e ogni genere di protezione.

Il tetano torna a fare paura

Il Clostridium tetani produce una tossina chiamata tetanospasmina, che colpisce il sistema nervoso centrale. La tossina si diffonde attraverso il corpo, influenzando i nervi e causando spasmi muscolari dolorosi e potenzialmente gravi. I sintomi tipici del tetano includono rigidità muscolare, contrazioni muscolari involontarie e spasmi, specialmente nella mascella (da cui il nome “tetano”, che deriva dal greco “tetanos” che significa “contrazione”).

Le principali vie di contrazione del tetano sono attraverso ferite o lesioni che offrono un’opportunità per l’ingresso del batterio nel corpo. Le ferite più a rischio includono tagli, graffi, ustioni, punture di chiodi arrugginiti o oggetti sporchi, ferite da arma da fuoco e morsi di animali. Le lesioni che non sono adeguatamente pulite o trattate possono favorire la crescita del batterio e aumentare il rischio di infezione.

È importante notare che il tetano non si trasmette da persona a persona. Non è contagioso e non si può contrarre semplicemente entrando in contatto con una persona infetta. La principale fonte di infezione è rappresentata dal contatto diretto del batterio con una ferita o una lesione aperta. Per questo è importante stare attenti alle acque e al fango, dove in questi giorni, si sta liberando ogni genere di sostanza: carcasse di animali morti, fogne, benzina delle vetture.

alluvione emilia romagna
L’alluvione in Emilia Romagna-Ultimenotizieflash

Perchè è importante vaccinarsi

La prevenzione del tetano si basa sull’immunizzazione mediante il vaccino antitetanico. La vaccinazione antitetanica viene solitamente somministrata come parte del programma di immunizzazione infantile e viene spesso richiesta anche in caso di ferite da trauma o lesioni, per evitare il rischio di infezione.

In caso di ferita sospetta o possibile esposizione al tetano, è importante cercare immediatamente assistenza medica per valutare la necessità di un’adeguata profilassi o vaccinazione antitetanica.

Lo stato vaccinale può essere verificato sul Fascicolo Sanitario Elettronico o in alternativa per i residenti in Romagna può essere richiesto tramite mail a vaccinazioni.ra@auslromagna.it

E’ importante consultare il sito del ministero e della regione Emilia Romagna perchè nei prossimi giorni ci saranno delle sedute straordinarie per la vaccinazione, totalmente gratuite.

Possibili altri problemi di salute causate dall’alluvione e dal ristagno dell’acqua

Durante le situazioni di alluvione, esiste un ulteriore rischio per i residenti legato all’insorgenza di malattie gastrointestinali. Questo rischio deriva dal contatto con acque reflue potenzialmente contaminate. Pertanto, è importante evitare di toccarsi il naso, gli occhi e la bocca con le mani sporche di fango e seguire le indicazioni fornite dal proprio comune di residenza riguardo alla potabilità dell’acqua proveniente dagli acquedotti.

È fondamentale anche evitare di accendere luce, gas o elettrodomestici se gli impianti elettrici o le prese sono bagnate. È necessario attendere l’ispezione e, eventualmente, il via libera da parte di personale qualificato per garantire la sicurezza.

Inoltre, la presenza di acqua e umidità all’interno degli edifici può favorire la formazione di muffe che possono rappresentare un potenziale pericolo per la salute. Durante le operazioni di sgombero o ripristino, è consigliabile coprire il naso e la bocca con un fazzoletto o, ancora meglio, utilizzare mascherine di tipo FFP2 per ridurre l’esposizione a tali agenti nocivi.

Una situazione non semplice da gestire visto che interi paesi sono rimasti senza acqua e senza elettricità e anche il semplice gesto di lavarsi le mani, può risultare più che complesso.

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