Attualità Italiana

Elena Cecchettin contro Salvini dopo il commento social su Filippo Turetta: “Violenza di stato”

Elena Cecchettin non sta zitta e risponde alle parole di Matteo Salvini che sui social, postando l'immagine di Filippo Turetta ha scritto "se colpevole". Ci sono anche dubbi sul fatto che Filippo Turetta abbia massacrato la sua ex?

elena cecchettin salvini

Fa venire i brividi il commento di Matteo Salvini sui social a uno dei fatti di cronaca più cruenti degli ultimi mesi. L’omicidio di Giulia Cecchettin ha scosso l’Italia intera ma forse Matteo Salvini non si è informato molto bene su quanto è accaduto, sul fatto che sia un video che dimostri questo omicidio. Ha postato un messaggio sui social che non è piaciuto a nessuno, neppure a Elena, la sorella di Giulia che ha deciso di rispondere sui social. Pensate sia normale che in un momento drammatico come quello i parenti di Giulia stanno vivendo, debbano anche leggere sui social le parole di un ministro che mette il se davanti. “Se colpevole…”. Filippo Turetta ha ucciso Giulia. E già prima di farle del male fisico l’aveva ossessionata. Prima di spezzare la sua vita l’aveva turbata, lei aveva paura, le aveva fatto violenza psicologica.

Ma per Salvini “se colpevole”. Si ci sarà il processo, si ci saranno tre gradi di giudizio. Ma è davvero il caso di scrivere sui social, in un mondo in cui uomini e donne, non sanno neppure comprendere le più basilari frasi in italiano, messaggi che gettano il dubbio. Dubbio su cosa? Il ministro avrebbe potuto tacere ma che non lo ha fatto è Elena Cecchettin.

Le parole di Elena Cecchettin dopo il messaggio social di Salvini

Ministro dei trasporti che dubita della colpevolezza di Turetta perché bianco, perché “di buona famiglia”. Anche questa è violenza, violenza di Stato“. Lo ha scritto in una storia su Instagram, Elena Cecchettin, sorella di Giulia a seguito di un post del ministro Matteo Salvini in cui aveva scritto, facendo riferimento all’arresto di Filippo Turetta in Germania, “se colpevole, nessuno sconto di pena e carcere a vita”. Su Turetta pendeva un mandato di cattura internazionale in quanto principale sospettato dell’uccisione della giovane Giulia Cecchettin, brutalmente uccisa e gettata in un canalone nei pressi del Lago di Barcis. Un video lo mostra mentre massacra la sua ex, mentre la carica nel bagagliaio della sua macchina.

Un altro video lo mostra mentre la getta nel dirupo. Ma per Salvini non c’è certezza.

Ministro il cui partito (insieme a FdI, che però ha scelto l’astensione), a maggio ha votato contrariamente alla ratificazione della convenzione di Istanbul. Così, nel caso voleste altri motivi per comprendere quanto il femminicidio sia un omicidio di Stato. In una precedente storia su Instagram, la sorella Elena aveva scritto, “io non starò mai zitta. Non mi farete mai tacere”. E noi continueremo a farci portatori della voce di Elena e di tutte le donne coraggiose come lei.

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