Attualità Italiana

Sbranato mentre era in braccio allo zio: la nuova versione sulla morte del piccolo ucciso dai pitbull

Le versioni date da chi era in casa con i cani e con il bambino sbranato in provincia di Salerno sono diverse. I pitbull lo avrebbero aggredito mentre era in braccio allo zio: le indagini faranno chiarezza?

bambino sbranato dai pitbull eboli

Ci sono tante cose che non tornano in questa storia. Ogni persona che si ferma a parlare con i giornalisti, dopo la morte del piccolo Francesco Pio, ha una sua versione dell’aggressione dei pitbull che hanno sbranato e ucciso il bambino. Una cosa è certa: Francesco Pio non viveva in quella casa, non in pianta stabile. Una zia dice che la mamma del bambino ci era andata la sera prima, il nonno spiega che sua figlia andava spesso e che lui l’andava a prendere. Poi c’è chi dice che condividevano il cortile e i cani erano liberi. I parenti invece ribadiscono: i cani erano chiusi in una stanza. Una zia, intervistata da Fanpage, prima dice che i cani erano nel giardino, poi invece spiega che forse prima erano in una stanzetta, che si sarebbero liberati aprendo le porte e che avrebbero aggredito lo zio del piccolo che teneva in braccio Francesco Pio.

Il razzo è uscito di casa all’arrivo dei giornalisti: una ferita sulla gamba e nulla di più. Saranno gli inquirenti a capire se durante l’aggressione il bambino era in braccio allo zio che è uscito praticamente illeso mentre la mamma, che a quanto pare ha provato a strappare il bambino dalle bocche dei cani, è stata portata in ospedale.

Il piccolo sbranato dai pittbull in provincia di Salerno

Le tesi sono diverse. Secondo la zia, i cani non avevano mai visto prima il bambino, e dunque oggi dopo aver passato forse tante ore rinchiusi in una camera, vista la presenza del piccolo in casa, lo avrebbero identificato come il pericolo, non avendo mai avuto a che fare con lui. E lo avrebbero aggredito mentre lo zio era sull’uscio di casa con il piccolo, di soli 15 mesi, tra le sue braccia.

E come sempre accade in questi casi, la versione è la medesima: i cani non erano mai stati pericolosi, i cani non avevamo mai fatto del male a nessuno. I cani sono di proprietà della padrona di casa, che aveva ospitato la mamma del piccolo la notte precedente. Sui social intanto non mancano le teorie, chi abita nel paese in cui il bambino è morto fa sapere che forse quei due pitbull avevano aggredito altri in passato, secondo un’altra voce avrebbero persino sbranato loro padre. Voci di paese, saranno le forze dell’ordine a fare chiarezza nel corso dell’indagine. Il piccolo sbranato dai pitbull però non tornerà a casa.

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