Attualità Italiana

Adriano Poponessi morto a Sabaudia per colpa di una mozzarella

Un boccone di mozzarella e poi la morte: la tragica storia di Adriano Poponessi

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SABAUDIA – Un’intera comunità sotto shock per la tragica scomparsa di Adriano Poponessi, 50 anni, volto noto e amato da tutti a Sabaudia, colonna portante dello stabilimento balneare della famiglia Carbonelli. Adriano lavorava come cameriere presso il ristorante «La Spiaggia», all’interno dell’omonimo lido: un punto di riferimento non solo per i clienti, ma anche per colleghi e amici, che lo descrivono come una persona sempre sorridente, generosa, e infaticabile.

Addio ad Adriano Poponessi

La tragedia si è consumata nel tardo pomeriggio di sabato, durante una breve pausa dal lavoro. Erano passate da poco le 18 quando Adriano, mentre stava mangiando un pezzo di mozzarella, ha iniziato improvvisamente a sentirsi male. Il boccone gli è andato di traverso, occludendogli le vie respiratorie. Nonostante i tentativi di soccorso immediati e il tempestivo intervento del personale sanitario, le sue condizioni sono apparse da subito critiche.

Trasferito d’urgenza in eliambulanza all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, il cuore di Adriano Poponessi ha cessato di battere poco dopo. Inutili i tentativi di rianimazione: il 50enne è morto in quello che doveva essere un giorno come tanti, affrontato – come sempre – con la consueta allegria e dedizione al lavoro.

In segno di rispetto e cordoglio, lo stabilimento ha annullato l’evento musicale previsto per la serata. Il lutto è palpabile tra gli operatori del lido, i clienti abituali e la cittadinanza, che in Adriano vedevano molto più di un semplice cameriere: un amico, una presenza costante, un’anima del luogo.

I funerali si terranno lunedì 28 luglio alle ore 11 presso la parrocchia di San Luca a Latina.

Un rischio spesso sottovalutato- La morte per soffocamento è un pericolo reale, spesso sottostimato. Le statistiche parlano di circa 50 decessi l’anno in Italia dovuti a ostruzioni delle vie respiratorie causate da cibo. Sebbene siano soprattutto i bambini piccoli le vittime più frequenti, casi come quello di Adriano Poponessi ci ricordano che nessuno è immune: basta un attimo, un boccone mal posizionato, per trasformare un gesto quotidiano in una tragedia irreparabile.

Il dramma di Adriano Poponessi lascia un vuoto profondo, ma anche un insegnamento amaro: l’importanza di non sottovalutare mai i segnali di pericolo, neppure nelle situazioni più comuni.

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