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Giovanni Zippo è ricoverato in ospedale: ha causato l’esplosione di via Nizza ed è rimasto coinvolto

Giovanni Zippo è stato incastrato dalle immagini di una telecamera per aver provocato l'esplosione di via Nizza. Ne è rimasto anche coinvolto: è in ospedale

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Torino — Ha un nome il responsabile di quello che è successo in Via Nizza, è Giovanni Zippo. È passato poco più di una settimana da quella notte maledetta del 30 giugno, quando una violenta esplosione ha sventrato una palazzina in via Nizza, gettando nel panico i residenti e lasciando dietro di sé un bilancio drammatico: un morto, cinque feriti e oltre 45 persone evacuate. Ora, con il tempo e le indagini, emerge con chiarezza l’agghiacciante verità: non si è trattato di un incidente, ma di un gesto deliberato, spinto dalla vendetta.

Giovanni Zippo ricoverato in ospedale

Il presunto responsabile ha un nome e un volto: Giovanni Zippo, 40 anni, residente a Torino, di professione guardia giurata. L’uomo si trova attualmente ricoverato nel reparto grandi ustionati del CTO, dopo aver subito gravi lesioni causate dall’esplosione che lui stesso, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbe provocato. Le telecamere di sorveglianza e alcune testimonianze chiave hanno permesso di ricostruire gli eventi con precisione.

Il volto insanguinato nella notte

Quella notte, in mezzo al caos, qualcuno aveva notato una figura fuggire dal luogo dell’esplosione con il volto sfigurato, sanguinante. Nessuno, però, aveva collegato quell’uomo alla tragedia appena avvenuta: la priorità era salvare vite, scavare tra le macerie, evitare che altre persone potessero essere intrappolate sotto i detriti. Solo con il passare delle ore e grazie alla tenacia degli investigatori, la verità ha iniziato a emergere.

L’innesco trovato dai vigili del fuoco

Durante i rilievi, i vigili del fuoco hanno rinvenuto all’interno dell’appartamento disabitato — epicentro dell’esplosione — un innesco, segno inequivocabile della natura dolosa del gesto. Da lì sono partite le indagini che hanno portato all’arresto di Zippo, avvenuto su disposizione della Procura torinese.

Giovanni Zippo: una vendetta privata con esiti tragici

Secondo quanto appurato dagli inquirenti, Giovanni Zippo avrebbe agito per vendetta nei confronti di una donna che viveva nello stabile e con cui aveva avuto una relazione sentimentale finita male. Al momento dello scoppio, la donna non era in casa, ma a pagare con la vita è stato Jacopo Peretti, 33 anni, originario di Mazzé, che si trovava nel palazzo. La comunità del suo paese natale si è stretta attorno alla famiglia, celebrando domenica una messa in sua memoria, in attesa dell’autorizzazione ufficiale per i funerali.

Cinque feriti e decine di sfollati

Oltre alla vittima, il bilancio dell’esplosione conta cinque feriti: una bambina di 6 anni, una ragazza di 19, un giovane di 24, una donna di 45 anni e un ragazzino di 12 anni, colpiti da detriti e proiezioni dovute alla deflagrazione. Alcuni si trovano ancora in ospedale. Ben 45 persone sono state evacuate e molte di loro non hanno ancora potuto fare ritorno nelle proprie abitazioni, rese inagibili.

Una rabbia che cova da giorni

Le indagini hanno anche rivelato che Giovanni Zippo si era introdotto più volte nel palazzo nei giorni precedenti all’esplosione, probabilmente per studiare i movimenti dei residenti e preparare il piano. Una premeditazione inquietante che trasforma il fatto in una tragedia annunciata e che ora dovrà essere valutata attentamente dalla magistratura.

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