L’Ordine degli avvocati querela Davide Barzan: arriva la sua replica
L'ordine degli avvocati si muove contro Davide Barzan che tramite il suo legale replica
Una svolta che poteva essere prevedibile, quella arrivata nelle ultime ore, dopo i servizi de Le Iene dedicati a Davide Barzan. La denuncia è stata formalmente presentata dal presidente dell’Ordine degli Avvocati di Rimini, Roberto Brancaleoni, che nella giornata di lunedì ha sporto querela nei confronti di Davide Barzan, il criminalista dello studio Barzan coinvolto nel caso dell’omicidio di Pierina Paganelli, in cui assiste Manuela Bianchi e il fratello Loris.
Una decisione attesa da tempo, soprattutto dopo che, lo scorso 6 dicembre, l’Ordine aveva puntato i riflettori sulla figura del consulente all’indomani della notizia secondo cui Valeria Bartolucci, moglie di Louis Dassilva, aveva presentato querela contro Barzan per esercizio abusivo della professione forense, sostenendo che si fosse presentato a lei facendole credere di essere un avvocato. In quell’occasione, l’avvocato Brancaleoni aveva dichiarato che l’intera vicenda era sotto osservazione da parte dell’Ordine, che avrebbe monitorato attentamente l’evolversi della situazione. Quindi non solo i servizi de Le Iene ma anche la denuncia della signora Bartolucci e poi tutte quelle fatte mediaticamente da persone che hanno raccontato il loro “incontro” con il Barzan.
Davide Barzan denunciato dall’ordine degli avvocati
Da quella prima denuncia era poi scaturita un’approfondita inchiesta giornalistica della trasmissione Le Iene, curata da Gaston Zama, che aveva analizzato in modo dettagliato il profilo di Barzan, portando alla luce precedenti problemi legali a suo carico. Oltre alla denuncia di Valeria Bartolucci, il programma aveva raccolto anche le testimonianze di un parrucchiere di Riccione e di un’ex amica del consulente, entrambi convinti di essere stati truffati da lui. Nel primo caso la vicenda si è conclusa con un accordo extragiudiziale, mentre nel secondo la questione risulta ancora all’esame della Procura. E poi anche altre testimonianze, molte delle quali rilasciate da persone che hanno preferito non denunciare ( o in alcuni casi lo hanno fatto ma le vicende giudiziarie si sono concluse con un nulla di fatto). L’inchiesta de Le Iene tra l’altro non è finita e anzi, il 13 maggio 2025 andrà in onda una nuova puntata della “saga”.
Alla luce di queste nuove segnalazioni, l’Ordine degli Avvocati di Rimini ha deciso di inviare una comunicazione formale alla redazione de Le Iene, in cui si legge: “Anche a seguito delle numerose testimonianze raccolte e pubblicate dalla vostra trasmissione, l’Ordine degli Avvocati di Rimini ha presentato esposto-denuncia nei confronti del signor Davide Barzan chiedendo di valutare la sussistenza del reato di esercizio abusivo della professione forense e dell’illecito amministrativo di usurpazione del titolo di avvocato.”
La replica di Davide Barzan
Davide Barzan affida la sua difesa all’avvocato Marlon Lepore che in una nota stampa sottolinea: “Con riferimento alla nota fatta pervenire dal presidente dell’Ordine degli avvocati di Rimini alla redazione de Le Iene circa una denunzia che tale Ordine degli Avvocati avrebbe presentato nei confronti di Davide Barzan per il reato di esercizio abusivo della professione, nonché per l’illecito amministrativo di usurpazione del titolo di avvocato, si evidenzia, in primo luogo, che il mio assistito, ad oggi, non ha ricevuto alcuna comunicazione da parte della Procura della Repubblica di Rimini di una iscrizione a suo carico per tale reato. In secondo luogo, si evidenzia, circostanza questa che dovrebbe essere nota al Presidente del Consiglio dell’Ordine di Rimini, che ai fini dell’integrazione del reato di esercizio abusivo della professione forense è necessario che l’agente svolga un atto tipico della professione forense o ad essa riservato, non essendo sufficiente ad integrare tale reato “le testimonianze televisive” raccolte da Le Iene”.
La nota del legale di Davide Barzan prosegue: “Pertanto, sarebbe stato opportuno nel comunicato, in cui il Presidente del Consiglio dell’Ordine di Rimini “annuncia” alla redazione de Le Iene l’avvenuto deposito di un esposto-denuncia nei confronti di Barzan, un riferimento non già alle ‘numerose testimonianze raccolte e pubblicate dalla Vostra trasmissione’, bensì l’indicazione anche di un solo atto tipico e/o riservato che Davide Barzan avrebbe svolto in un procedimento penale. E’ appena il caso di evidenziare che non solo non viene indicato in tale comunicato un atto tipico e/o riservato che avrebbe esercitato Davide Barzan, ma neppure viene indicato il procedimento penale in cui quest’ultimo esercitato abusivamente la professione forense. Ciò a comprova che Davide Barzan non ha mai esercitato abusivamente la professione forense in alcun procedimento penale, limitandosi a svolgere, nel processo penale, il proprio ruolo di consulente criminalista, con rituale nomina versata in atti. In ultimo si rammenta, come, peraltro, ricordato dal Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Rimini, che l’usurpazione di titoli o di onori è stato depenalizzato dal D.Lvo 30 dicembre 1999, n. 507, quindi l’autorità competente a conoscere tale illecito amministrativo non è la Procura di Rimini, bensì l’Autorità amministrativa, atteso che tali comportamenti non costituiscono reato dal lontano 1999″.