Nicola Pietrangeli in ospedale, da lì ha saputo della morte del figlio Giorgio
Aveva 59 anni il figlio di Nicola Pietrangeli. Giorgio nel 2020 scoprì per caso di avere un tumore al cervello
E’ dalla sua stanza d’ospedale che Nicola Pietrangeli ha saputo della morte del figlio. Giorgio Pietrangeli è morto a 59 anni, portato via da un tumore. Una lunga malattia contro cui ha combattuto ma oggi l’amore immenso che c’era tra padre e figlio si mescola a quel dolore che nessun genitore dovrebbe mai provare.
Chissà quante volte Nicola Pietrangeli, che ha 90 anni, avrà pensato quanto fosse ingiusto che il suo Giorgio dovesse sopportare un tumore al cervello. Tutto scoperto dopo una caduta dalla bici, dopo un controllo, una tac. Non si è mai arreso, ha raccontato la malattia sui social. Cinque anni dopo è arrivata la devastante notizia. Leggi anche Nicola Pietrangeli a Vieni da me, tra le sue storie importanti Licia Colò
Il figlio di Nicola Pietrangeli morto per un tumore al cervello
Giorgio amava così tanto suo padre da chiamare sua figlia Nicola, anche se in Italia è un nome solo maschile. Ma un legame che spiegarlo a parole è impossibile, così come il momento drammatico vissuto da Nicola Pietrangeli, oggi.
“Il Presidente Angelo Binaghi e tutto il movimento tennistico si stringono con affetto alla famiglia e a tutti coloro che gli sono vissuti a fianco in questo momento di immenso dolore” è stata la Federazione Italiana Tennis e Padel a comunicare la tragica notizia.
Giorgio è stato un campione italiani di surf, erano gli anni ’80, è stato uno dei primi. Nel 1989 ha vinto il Campionato italiano di Viareggio. Il ricordo della Federazione Italiana Surfing Sc nautico e Wakeboard racconta di lui, di come è andato via, in silenzio: “come il silenzio che precede ogni grande mareggiata. L’Italia perde un grande surfista e sportivo: eccentrico, pieno di energia, un trascinatore che ha fatto la storia del surf italiano”.
E’ morto ieri notte mentre suo padre era ricoverato in ospedale per accertamenti. “Giorgio amava il Costa Rica, e proprio lì nel 2020 scoprì casualmente di avere il tumore al cervello. Si fece operare subito a Roma, ma senza mai mollare di un centimetro, senza abbattersi o compiangersi – continua il ricordo della Federazione – La malattia raccontata sui social, il tempo spensierato con la moglie Carola e la gioia per la nascita della figlia Nicola chiamata così in onore del padre celebre tennista, l’impegno per raccontare la sua storia e quella dei pionieri, poi onde e ancora onde surfate anche in Costa Rica nonostante la fiacchezza causata dalla chemio e un tumore tra i più aggressivi che stentava a regredire”.