Omicidio Rozzano, nonno ucciso per gli abusi sulla nipotina: aveva abusato di altre bambine?
Ci sono altre vittime di abusi dell'uomo vittima dell'omicidio di Rozzano oltre alla sua nipotina? L'uomo potrebbe aver abusato di altre bambine
Continuano le indagini relative all’omicidio di Rozzano, in cui un nonno è stato ucciso dall’ex genero per gli abusi sulla nipotina. L’ipotesi che emerge è che Antonio Crisanti, 63 anni, possa aver abusato di altre bambine. Inoltre l’uomo potrebbe essere finito in una trappola familiare. Non si sa infatti perché sia tornato a Rozzano da Napoli. E’ stato tratto in inganno da alcuni parenti? Intanto è emerso che i presunti abusi sulla nipotina da parte del nonno materno andavano avanti da almeno due anni, precisamente dal 2016. Non si esclude che questo non sia stato un caso isolato, e che possano esserci altre vittime di abusi.
OMICIDIO ROZZANO, IL NONNO E GLI ABUSI SULLA NIPOTINA: CI SONO ALTRE VITTIME?
La nipotina del 63enne rimasto ucciso con colpi di arma da fuoco dal padre della piccola, aveva trovato il coraggio di raccontare quello che aveva subito solo a novembre dello scorso anno. Lo aveva fatto lasciando un messaggio che la mamma aveva letto. Dunque la bimba, di soli 5 anni, era stata portata dalla donna al San Paolo, così da farla visitare da alcuni psicologi. L’uomo è dunque stato denunciato. Gli abusi sulla nipotina sarebbero avvenuti in estate, quando il 63enne era stato a Rozzano per una decina di giorni. Ma nel corso delle audizioni protette sono emerse anche altre molestie e violenze avvenute qualche anno prima, addirittura nel 2016. Pare inoltre che possano esserci altre giovani vittime abusate dall’uomo. Le indagini sono ancora in corso per accertare l’accaduto.
Ma se la giustizia ufficiale procede con le indagini, l’ex genero della vittima ha ben pensato di farsi giustizia da solo. Lo ha fatto proprio nel giorno in cui ha avuto luogo l’incidente probatorio in cui sono state messe agli atti le dichiarazioni rilasciate dalla bimba in attesa del processo. E se in un primo momento si pensava che il 63enne fosse giunto da Napoli per prendervi parte, è invece emerso che l’uomo non poteva partecipare. Perché allora si è recato a Milano dopo tutti questi mesi? Che sia stato vittima di una trappola dei suoi parenti?
Il padre della bimba, Emanuele Spavone, 35 anni, non si è lasciato sfuggire questa occasione e lo ha ucciso con diversi colpi da arma da fuoco mentre l’uomo era in strada. Era insieme ad un suo complice, un amico 27enne, ed entrambi sono stati fermati con l’accusa di omicidio aggravato dalla premeditazione. Ma come hanno fatto a localizzare Crisanti?
Al momento dell’omicidio avvenuto a Rozzano il “nonno” si trovava per strada con alcuni parenti e conoscenti. E’ possibile che lo abbiano attirato in una trappola per vendicarsi dell’accaduto. Si tratta solo di ipotesi, visto che non ci sono prove del coinvolgimento di altre persone in questo delitto.