Tragedia del Viadotto: Filippone ha ucciso prima sua moglie, poi sua figlia. Dopo 7 ore si è suicidato
Tragedia del Viadotto: Filippone ha ucciso prima sua moglie, poi sua figlia. Dopo 7 ore si è suicidato. La ricostruzione di un dramma
Un corpo che cade con un tonfo. Tutti che corrono a vedere che cosa sia successo, le chiamate al 118. Tutti cercano di salvare la vita di una donna che sembra essere caduta dal balcone. Tutti tranne suo marito che si presenta sulla scena solo dopo diversi minuti, quando i dottori sono già sul posto, chiamati dai passanti. E il marito non vuole sapere nulla, non chiede quali siano le condizioni di sua moglie. Il marito di quella donna è Fausto Filippone. Non ha nessun interesse nel sapere quello che succederà perchè per lui dopo la morte di sua moglie inizia un nuovo viaggio: va a prendere la bambina di 10 anni che non era in casa, arriva fino al viadotto di Francavilla a Mare e poi spinge giù la piccola che sembra non opporre neppure resistenza, quasi fosse inerme di fronte a tutto quello che stava accadendo. Nelle sette ore successive dice di aver fatto delle cose brutte, dice di essere un fenomeno da baraccone. Gli esperti cercano di salvargli la vita per capire il perchè di quei gesti. Nulla invece possono fare per la piccola Ludovica che è caduta in un posto difficilmente raggiungibile ma che pare, sia morta sul colpo. Filippone sul quel viadotto resiste 7 ore, il tempo per sapere che sua moglie la mattina è caduta dal balcone. Le domande iniziano a essere diverse: una tragedia o l’ennesimo femminicidio? Purtroppo dopo gli esami autoptici quella risposta è arrivata. Marina Angrilli non è caduta dal balcone mentre scattava delle foto, è stata spinta. Si tratta di un omicidio.
LA TRAGEDIA DEL VIADOTTO IN PROVINCIA DI CHIETI: FILIPPONE HA UCCISO ANCHE SUA MOGLIE
Una vera tragedia alla quale è difficile dare oggi delle risposte. Pare che Filippone avesse dei problemi nelle ultime settimane ma che abbia saputo nascondere tutto senza far preoccupare nessuno. La sua vita era cambiata 15 mesi fa, non è ancora chiaro il motivo. Un evento traumatico ha devastato tutto, come anche la morte della madre dell’uomo alla quale pare fosse molto legato. Ma perchè arrivare a uccidere sua moglie e anche la povera Ludovica? Risposte probabilmente non le avremo mai. Non sapremo che cosa ha pensato la piccola ma potremo almeno sapere se era cosciente quel drammatico giorno. L’unica speranza che potrebbe alleviare questa sofferenza è che la piccola avesse preso, costretta dal padre, dei farmaci o della droga e non si sia resa conto di nulla di quello che stava accadendo. Chi era sul posto racconta che la bambina sembrava immobile, non un urlo, non una parola.
La piccola, pare comunque, sia morta sul colpo. Lo conferma l’autopsia eseguita sul corpo della piccola dal medico legale Cristian D’Ovidio all’obitorio dell’ospedale di Chieti. La ragazzina, secondo quanto appreso, è deceduta per la “lesività riportata nella precipitazione da grande altezza”. Il viadotto Alento, a Francavilla al Mare, è alto infatti circa 40 metri. L’esame autoptico sul corpo di Filippone ha confermato anche per l’uomo le stesse cause di morte della figlia. Il medico legale ha prelevato campioni per esami tossicologici ed istologici, per capire se padre e figlia avessero assunto sostanze da alterare le loro condizioni psicofisiche.
Un dramma nel dramma e tante risposte da trovare in questa drammatica vicenda che si chiude con due omicidi e un suicidio. Tre vite spezzate senza un apparente perchè.