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Strage di Natale in Francia, la confessione del padre assassino: ha pugnalato la moglie e due figli, ha annegato gli altri due

Vengono i brividi nel leggere le parole della confessione dell'uomo che in Francia ha ucciso la sua famiglia a Natale: ha ammazzato sua moglie e i due figli più grandi con un coltello, poi ha annegato i due bambini più piccoli

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Sono sconvolgenti le ultime notizie che arrivano dalla Francia. Non si è trincerato nel silenzio il padre killer che nel giorno di Natale ha compiuto una vera e propria strage. Ha confessato tutto e ha fornito a chi indaga anche tutti i dettagli di quello che è successo nella casa in cui viveva con la sua famiglia prima di sterminare sua moglie e i suoi 4 figli. Una fuga durata pochissime ore quella del padre killer che è stato fermato dalle forze dell’ordine francesi a poche ore dalla mattanza. Noé Bafania-Efete, padre di famiglia di 33 anni, ha confessato di aver ucciso la compagna e i quattro figli, nel giorno di Natale, a Meaux, nella regione Ile de France. Alla base del suo gesto, ci sarebbe una sorta di chiamata. Ha raccontato di aver sentito delle voci nella testa. Non è la prima volta che chi compie questo genere di reati, si giustifica poi con questa versione dei fatti.

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Strage di Natale in Francia: la confessione del padre killer

Durante l’interrogatorio, il 33enne ha detto di “aver pugnalato la sua compagna e le loro figlie e di aver annegato i due figli“. Una confessione sconvolgente che ha lasciato l’intera Francia sotto shock. Da giorni infatti ci si chiede come sia possibile che un padre possa arrivare a uccidere i suoi 4 figli, uno dei quali, aveva solo pochi mesi di vita.

Emergono dettagli su quello che il killer avrebbe detto nel corso della sua confessione; l’uomo ha poi spiegato alla polizia di “non sentire nulla” e di “sentirsi vuoto“. Ora Noè B. si dovrà presentare al giudice istruttore del tribunale di Meaux per essere formalmente incriminato per i cinque omicidi. L’accusa ha chiesto la sua custodia cautelare e le indagini continuano nell’ambito di un’inchiesta giudiziaria per “omicidio intenzionale di minori di 15 anni” e “omicidio intenzionale del coniuge”. L’uomo affetto da disturbi psichiatrici, ha assicurato di aver seguito abitualmente il trattamento farmacologico al quale era sottoposto dal 2019, in ambito stragiudiziale, ma di non averlo assunto il 24 dicembre, il giorno prima del ritrovamento dei cadaveri. Saranno gli esperti a dover fare delle valutazioni per comprendere se davvero la furia omicida si è scatenata per via dei farmaci che non sono stai assunti oppure se quella dell’assassino è una sorta di giustificazione per avere in qualche modo uno sconto di pena.

Nel 2019 aveva accoltellato sua moglie alla scapola e lei non aveva sporto denuncia perché, disse, “non è colpa sua”. Nel quartiere popolare alla periferia di Meaux, distante appena mezz’ora in treno dal centro di Parigi, nessuno ha voglia di parlare di questa drammatica vicenda.

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