Economia

Pensioni precoci, Ape Social e quota 41: come fare domanda e documenti necessari, ultime novità e requisiti

Tutti i chiarimenti dell'Inps su come fare domanda per quota 41 e Ape Social. Le ultime notizie sull'inoltro della pratica e sui documenti da allegare


Il conto alla rovescia è finalmente finito e dopo tante voci, incertezze e conferme è arrivato il momento di passare ai fatti. Tutto pronto per dare il via alla presentazione delle domande per accedere all’Ape Sociale e a quota 41 per precoci. I decreti su queste due misure hanno terminato il loro iter e, come di consuetudine, l’INPS ha prodotto le circolari per recepire le direttive dei provvedimenti e spiegare agli interessati tutto quello che serve per accedere all’Ape Sociale e a quota 41: dalla richiesta per accedervi ai documenti da allegare alla domanda. Facile ora immaginare il boom di istanze da parte di tutti coloro regolarmente in possesso dei requisiti di accesso.

Ecco quanto contenuto dalle circolari dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale dello scorso 16 giugno n.99 e 100 per capire come fare domanda, quali sono le scadenze e i requisiti necessari per accedere alle due misure. questa breve guida è aggiornata con quelle che sono le ultime notizie ad oggi 20 giugno. 

Ape Social e quota 41: domanda

Secondo le ultime novità della Previdenza Sociale er accedere all’Ape Sociale e a quota 41 occorre presentare un’apposita domanda attraverso la procedura telematica messa in atto dall’INPS. Per farlo servono le credenziali utili per accedere ai servizi telematici dell’Istituto o presentare istanza attraverso i professionisti abilitati e i patronati. Possono beneficiare delle due misure i lavoratori appartenenti a determinate categorie disagiate: disoccupati, invalidi e lavoratori impegnati in attività particolarmente logoranti.

I soggetti disoccupati, in particolare, devono aver concluso di percepire la disoccupazione da tre mesi e devono essere stati singolarmente, collettivamente oppure con provvedimenti di concordati, licenziati. Per i lavori usuranti le categorie interessate restano quelle indicate nella Legge di Bilancio: operatori ecologici, edili, camionisti, facchini, maestre d’asilo, gruisti, infermieri ed ostetriche impegnati nelle sale operatorie, operatori per persone non autosufficienti e addetti alle pulizie, conciatori di pelle, personale viaggiante e macchinisti dei treni.

Per quanto riguarda i soggetti invalidi serve almeno il 74% di invalidità. Con la pubblicazione del decreto è stata fissata la data del 15 luglio 2017 come termine delle prime domande di accesso e quella del 30 marzo 2018 per le domande di tutti coloro non ancora in possesso dei necessari requisiti. La data fissata per la presentazione delle istanze è fondamentale per quanto riguarda i requisiti di accesso, in quanto qualcuno deve essere posseduto all’atto della presentazione dell’istanza, mentre altri possono essere conseguiti entro fine anno.

Ape Social e quota 41 documenti da allegare

Alla domanda vanno allegati alcuni necessari documenti, a partire dalla carta di identità in corso di validità, utile per l’autenticazione per la dichiarazione sostitutiva da parte del richiedente con cui dichiarare il possesso dei requisiti occorrenti all’atto della presentazione dell’istanza. A seconda del profilo dell’interessato vanno inoltre allegati alla domanda le buste paga o il contratto per coloro impegnati in lavori logoranti, oltre a un’attestazione del datore di lavoro dove vanno indicati il contratto di lavoro applicato, i periodi prestati, la mansione, il livello di inquadramento e la tariffa INAIL.

I disoccupati devono allegare all’istanza la lettera di dimissioni per giusta causa o quella di licenziamento. Mentre nei casi di concordati o risoluzione consensuale occorrono le copie dei verbali degli stessi provvedimenti, e per gli invalidi andranno allegate le copie dei verbali che certificano il grado di invalidità. I verbali con l’attestazione dell’invalidità sono rilasciati dalle Commissioni ASL.

Ape Social requisiti

Per l’Ape Sociale i requisiti per poter accedervi sono i 63 anni di età anagrafica insieme ai 30 o 36 anni di contribuzione utili in base alla categoria di appartenenza: disoccupato, invalido oppure lavoratore alle prese con lavori gravosi. Sia i requisiti anagrafici che quelli contributivi vanno soddisfatti entro fine anno, al pari dei tre mesi di vuoto reddituale legati all’ultimo assegno di disoccupazione ricevuto. Entro fine anno va centrato pure l’impiego in una delle mansioni usuranti previste dalla Legge di Stabilità riguardo alla continuità di lavoro in sei degli ultimi sette anni. Mentre per ciò che riguarda i soggetti invalidi o i caregivers il requisito del 74% di disabilità bisogna possederlo alla data di presentazione della richiesta.

Quota 41 requisiti

Per i requisiti necessari per presentare la domanda relativa alla quota 41 da precisare che non è previsto alcun limite di età anagrafica ma servono esclusivamente i 41 anni di contribuzione, dei quali uno antecedente il 19esimo anno di età. Sui requisiti quota 41 rimandiamo all’articolo corrispondente. 



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