Economia

Pensione anticipata e di vecchiaia: quando è possibile. Ultime notizie sui requisiti età pensionabile

I recenti provvedimenti normativi hanno ridefinito i requisiti per l'accesso alla pensione anticipata e alla pensione di vecchiaia. Alla luce delle ultime notizie, ecco quale sarà l'età pensionabile del futuro


Secondo le ultime notizie l’età per richiedere la pensione di vecchiaia prevede degli adeguamenti biennali che vedranno aumentare sempre più l’età minima per andare in pensione. Negli ultimi anni si è passati da un’età minima pensionabile di 66 anni, per tutti i soggetti che sono andati in pensione nel 2012, fino ad un’età di 66 anni e 7 mesi, prevista per chi farà richiesta di pensione nel biennio 2016-2018. Dall’entrata in vigore della legge Fornero è previsto un aumento dell’età minima pensionabile legato ad un aumento della speranza di vita che porterà i nati del primo semestre del 1980 e del 1981 nel biennio 2049/2050 ad un’età minima pensionabile di 66 anni e 6 mesi.


Il progressivo aumento dell’età pensionabile è collegato alla stima sull’abbassamento della popolazione e dall’insufficiente crescita economica che ha caratterizzato gli ultimi anni. Su queste informazioni in autunno si discuterà in Governo sull’adeguamento dell’età pensionistica.

Tabella pensione di vecchiaia per il calcolo dell’uscita

Ad oggi può essere utilizzata la seguente tabella per calcolare l’età minima pensionabile, in base all’anno di nascita e di pensionamento, per richiedere la pensione di vecchiaia:
•per il biennio 2016-2018 i nati entro fine maggio del 1951 e del 1952 potranno uscire a 66 anni e 7 mesi,
•per il biennio 2019-2020 i nati entro la fine del 1952 e 1953 usciranno a 67 anni,
•per il biennio 2021-2022 i nati entro fine settembre del 1954 e 1955 andranno in pensione a 67 anni e 3 mesi,
•per il biennio 2023-2024 i nati entro il 31 agosto del 1956 e 1957 potranno richiedere la pensione a 67 anni e 4 mesi,
•per il biennio 2025-2026 i nati entro fine giugno del 1958 e 1959 usciranno a 67 anni e 6 mesi,
•per il biennio 2027-2028 i nati entro fine aprile del 1960 e 1961 potranno accedere alla pensione di vecchiaia a 67 anni e 8 mesi,
•per il biennio 2029-2030 i nati entro fine gennaio del 1962 e del 1963 andranno in pensione a 67 anni e 10 mesi,
•per il biennio 2031-2032 i nati entro la fine di dicembre 1963 e 1964 usciranno a 68 anni,
•per il biennio 2033-2034 i nati entro la fine di ottobre del 1965 e 1966 potranno richiedere la pensione di vecchiaia a 68 anni e 2 mesi,
•per il biennio 2035-2036 i nati entro fine agosto del 1967 e 1968 potranno uscire a 68 anni e 4 mesi,
•per il biennio 2037-2038 i nati entro fine giugno del 1969 e 1970 andranno in pensione a 68 anni e 6 mesi,
•per il biennio 2039-2040 i nati entro la fine di aprile del 1971 e 1972 potranno richiedere la pensione a 68 anni e 8 mesi,
•per il biennio 2041-2042 i nati entro la fine di febbraio del 1973 e 1974 usciranno a 68 anni e 10 mesi,
•per il biennio 2043-2044 i nati entro la fine del 1974 e 1975 avranno diritto alla pensione di vecchiaia a 69 anni,
•per il biennio 2045-2046 i nati entro la fine di ottobre del 1976 e 1977 usciranno a 69 anni e 2 mesi,
•per il biennio 2047-2048 i nati entro fine agosto del 1978 e 1979 potranno richiedere la pensione di vecchiaia al raggiungimento di 69 anni e 4 mesi,
•per il biennio 2049-2050 i nati entro fine giugno del 1980 e 1981 andranno in pensione a 69 anni e 6 mesi.

Pensione anticipata: ecco quando può essere richiesta

La pensione anticipata può essere richiesta al raggiungimento dei requisiti contributivi senza tener conto dell’età anagrafica del richiedente. Questa formula pensionistica è stata introdotta dalla legge Fornero del 2011 ed è soggetta a cambiamenti biennali dei requisiti richiesti legati ad un allungamento della durata della vita.

Pensione anticipata requisiti

Dall’inizio del 2016 fino alla fine del 2018 per accedere alla pensione anticipata bisogna aver maturato un’anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi per gli uomini, mentre per le donne si richiedono 41 anni e 10 mesi contributivi. Inoltre con la legge n.232 del 2016 è stata introdotta una diminuzione degli anni contributivi maturati, per accedere alla pensione anticipata, per tutti i lavoratori precoci, ossia i soggetti che hanno lavorato per almeno un anno prima del 19° anno d’età, che rientrano nelle categorie tutelate. Un lavoratore precoce può fare richiesta di pensione anticipata dopo aver maturato un’anzianità contributiva di 41 anni, a patto di rientrare in una delle seguenti categorie protette:
•lavoratori che svolgono un lavoro classificato come usurante o gravoso;
•invalidi con un’invalidità minima del 75%;
•assistenti di soggetti diversamente abili;
•disoccupati che non usufruiscono degli ammortizzatori sociali da almeno 3 mesi.

Pensione anticipata: requisiti che determinano l’accesso al sistema retributivo o contributivo

Con la riforma si è passati da un sistema retributivo e misto, per i lavoratori che hanno maturato un’anzianità contributiva antecedente alla fine del 1995, a un sistema contributivo, per tutti i soggetti che hanno iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre del 1995. Con il nuovo sistema contributivo la pensione anticipata può essere richiesta anche al compimento del 63° anno d’età a patto di aver maturato un’anzianità contributiva non inferiore a 20 anni. Anche in questo caso per l’adeguamento alla crescente “speranza di vita” ogni biennio si assisterà ad un aumento del requisito sull’età minima pensionabile.



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