Economia

Pensioni precoci quota 41 e Ape Social: ipotesi proroga e ultime notizie su allargamento requisiti

Dopo la pausa estiva, il dibattito sulle modifiche alla pensione anticipata è tornato ad essere vivo. Secondo le ultime notizie è possibile una proroga su Ape social e quota 41 precoci mentre per Ape rosa la strada è in salita


Tra i temi caldi dello scenario politico italiano quello delle pensioni ancora oggi è un argomento molto dibattuto: in primo piano pensioni precoci, Ape Social e Ape rosa. Dopo gli ultimi incontri tra il Governo e le parti sindacali,secondo le ultime notizie di oggi 4 settembre, sono in arrivo importanti novità: proroga per il 2018 Quota 41 e Ape Social e ampliamento della platea con l’Ape rosa. Soprattutto in relazione al tema della previdenza delle lavoratrici sono attesi nuovi provvedimenti, da discutere già a partire dai prossimi incontri tra Governo e sindacati previsti per la prima metà di settembre.

Naturalmente per dare concretezza a tali possibilità bisogna trovare i fondi necessari, in questa direzione sono attualmente orientati gli sforzi del Ministero del Lavoro ed Economia e delle parti sindacali. Ora vediamo nel dettaglio cosa potrebbe cambiare nella normativa sulla pensione anticipata e quali sono i punti oggetto di possibili modifiche.

Precoci Quota 41 proroga

Cominciamo col dire che per tutti gli aventi diritto la Quota 41 è ancora a disposizione. Per farne richiesta e accedere al beneficio in questione, indipendentemente dall’età anagrafica, occorre essere in possesso di 41 anni di contribuzione complessiva e aver lavorato per almeno 12 mesi prima del 19esimo anno di età. Per i lavoratori precoci è possibile quindi ancora presentare domanda per il riconoscimento del diritto al pensionamento entro il prossimo 30 novembre. Inoltre, nel caso i fondi stanziati per la Quota 41 siano sufficienti, i ritardatari invece di usufruire del beneficio dal 30 giugno prossimo potrebbero farlo fin da subito.

Ape Social: proroga

Scontata la proroga per il 2018 per l’Ape Social: rientreranno coloro che si vedranno riconosciuto il diritto al beneficio dopo il 15 ottobre e i lavoratori esclusi per qualche inadempienza. I richiedenti con il diritto riconosciuto dopo il 15 ottobre rientreranno mediante il secondo scaglione di uscita, mentre per coloro esclusi per inadempienze il diritto sarà riconosciuto esclusivamente dopo la presentazione della documentazione richiesta.

Ape rosa ultime notizie

Sempre secondo le ultime notizie legate alle pensioni diventano insistenti le voci sulla possibilità di creare l’Ape rosa, una misura naturalmente destinata solamente alle lavoratrici. Queste ultime, in questo modo, avrebbero la possibilità di fare istanza per accedere alla pensione anticipata, un diritto riservato alle donne con almeno 63 anni di età anagrafica. Questa misura potrebbe trovare spazio all’interno della Legge di Bilancio 2018 e dovrebbe rappresentare un’alternativa meno costosa in termini di penalizzazione.

Infatti l’opzione donna permetteva l’uscita fin dai 57 anni di età anagrafica ma con una trattenuta piuttosto onerosa: fino al 30% dell’assegno futuro. Una misura che non ha affatto riscosso grande successo tra le lavoratrici, la ragione per cui parte dei fondi stanziati dovrebbe essere destinata a sostenere altre uscite anticipate. Appare chiara, alla luce dello scarso successo dell’opzione donna, l’impossibilità di una proroga per questa misura. L’Ape rosa invece potrebbe rappresentare un rimedio al ricalcolo dei contributi pensionistici e proporsi come una valida uscita anticipata. Ad oggi il Governo sembra molto propenso verso l’Ape rosa anche se, insieme alle parti sindacali, dovrà attentamente programmare la nuova misura nella Legge di Bilancio 2018. Calcolare bene i fondi necessari e programmare nei minimi particolare l’Ape rosa significa allontanare i rischi di futuri correttivi alla manovra.

Nei prossimi incontri tra Governo e sindacati saranno dunque discussi alcuni cambiamenti e possibili aggiustamenti alle misure già in essere per allargare la platea degli aventi diritto ai benefici, per provare a sanare gli sbagli del passato e rendere i provvedimenti più equi. Dibattiti funzionali alla preparazione della bozza della nuova Legge di Bilancio che non prevederà uno stravolgimento del sistema previdenziale, ma evidentemente solo alcuni importanti aggiustamenti. In fondo la situazione debitoria del nostro Paese ed i contributi oggi insufficienti a coprire tutte le prestazioni non permettono un capovolgimento del sistema pensionistico italiano.

Detto questo, resta scontata la possibilità a breve di nuovi sviluppi e rilevanti cambiamenti. Nei prossimi giorni infatti sono in programma nuovi tavoli di confronto tra Governo e parti sociali per discutere della riforma previdenziale e per fare ulteriore chiarezza su alcuni punti nodali. Novità sulle pensioni potrebbero quindi arrivare a breve anche perchè la pausa estiva è finita. 



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