Economia

Reddito di cittadinanza, come funziona il patto per il lavoro

Chi ottiene il reddito di cittadinanza deve sottoscrivere il patto di lavoro finalizzato alla ricerca attiva di un'occupazione

reddito di cittadinanza patto lavoro


Come funziona il patto per il lavoro relativo al reddito di cittadinanza? Questo beneficio economico è subordinato all’accettazione, da parte di chi lo richiede e ha i requisiti per ottenerlo, di un patto per il lavoro. Questo serve al fine di reinserire il cittadino nel mondo del lavoro. Vediamo quindi quali sono le cose da sapere per chi intende presentare la richiesta per ottenere il reddito di cittadinanza e dunque impegnarsi a trovare un lavoro tramite i centri per l’impiego.

IL PATTO PER IL LAVORO DEL REDDITO DI CITTADINANZA, COME FUNZIONA: TUTTE LE COSE DA SAPERE

Al fine di poter attuare concretamente la fruizione del reddito di cittadinanza, bisogna accettare il patto per il lavoro. Questo prevede che i soggetti di maggiore età che fanno parte del nucleo familiare, che non sono occupati e che non frequentano corsi di studio, forniscano la loro immediata disponibilità a lavorare, a frequentare corsi di studio, e via dicendo. Per farlo bisogna recarsi di persona presso il centro per l’impiego più vicino oppure farlo attraverso la apposita piattaforma digitale. Questo deve essere fatto entro 30 giorni dal momento in cui la richiesta per il reddito di cittadinanza viene accettata. Bisogna dunque dare disponibilità immediata ad intraprendere attività lavorative; ad aderire a percorsi di inserimento nel mondo del lavoro, come ad esempio attività socialmente utili, di riqualificazione professionale o di completamento degli studi.

Nel patto di lavoro legato al reddito di cittadinanza è previsto però che alcune categorie siano esonerate. Si tratta di coloro che abbiano compiuto 65 anni di età e dei componenti il nucleo familiare con carichi di cura. In questa categoria rientrano coloro con figli al di sotto dei 3 anni di età, e chi si occupa di soggetti non autosufficienti.

Entro 30 giorni dall’accettazione della domanda alcuni soggetti vengono convocati presso i centri per l’impiego e in questa sede potranno presentare, se non lo avessero già fatto, la dichiarazione di immediata disponibilità ad effettuare le attività specificate. Ad essere convocati sono coloro che sono in possesso di uno dei seguenti requisiti: assenza di occupazione da massimo 2 anni; età minore a 26 anni; essere beneficiari di un ammortizzatore sociale o della NASpI; aver sottoscritto un patto di servizio ex D. Lgs. nr. 150 del 2015.

Dunque viene stipulato il patto per il lavoro. Questo prevede che il beneficiario del reddito di cittadinanza rispetti determinati obblighi:

  • ricerca attiva di un’occupazione
  • sostenimento di selezioni o colloqui per l’assunzione
  • registrazione sulle piattaforme digitali
  • consenso all’avvio di corsi di riqualificazione professionale, formazione o di progetti per l’auto-imprenditorialità
  • accettazione di almeno una delle offerte di lavoro congrue come previsto dall’articolo 25 D. Lgs. nr. 150 del 2015 (ovvero la prima qualora il beneficio venga già erogato da 12 mesi).


Seguici

Seguici su

Google News Logo


Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.