Economia

Reddito di cittadinanza ultime notizie, come funziona il calcolo del taglio sulle somme inutilizzate

Il reddito di cittadinanza deve essere speso entro il mese successivo all'accredito. Ecco come funziona il calcolo del taglio sulle somme inutilizzate

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Reddito di cittadinanza ultime notizie, come funziona il calcolo sulle somme inutilizzate? Scopriamo a quanto ammonta questo taglio. Intanto le domande presentate per ottenere il reddito di cittadinanza sono 946.569 con la Campania in cima alla classifica con 160.333 richieste inoltrate. La seconda regione è la Sicilia, da cui sono pervenute 150.590. Non sono poche nemmeno le domande presentate da regioni come Puglia, Lazio e Lombardia, dalle quali sono arrivate più di 80mila richieste per ottenere il reddito di cittadinanza. Pochissime domande arrivano invece da Molise, 5.952, Trentino Alto Adige, con 3.355 richieste, e Valle D’Aosta, dove sono solo 1.259. Questi sono i dati aggiornati allo scorso 26 aprile. I Caf sono i canali maggiormente utilizzati dagli utenti per presentare la richiesta relativa a questo sussidio, con 709.521 domande. A seguire troviamo 222.645 richieste dalle Poste e poi dai patronati, con 14.403 domande. Cosa succede però a coloro che ottengono il reddito di cittadinanza e non spendono fino all’ultimo euro entro il mese in corso? Vediamo come funziona il calcolo del taglio sulle somme inutilizzate.

REDDITO DI CITTADINANZA ULTIME NOTIZIE, ECCO COME SI CALCOLA IL TAGLIO SULLE SOMME INUTILIZZATE NEL MESE IN CORSO

Secondo quanto emerso in questi mesi, la somma che viene erogata sulla carta per il reddito di cittadinanza deve essere spesa non oltre il mese successivo all’accredito. Questo è quanto previsto dalla legge 26/2019. Cosa succede se non viene speso tutto l’importo? Bisogna attendere un decreto da parte del ministero del Lavoro per stabilire nel dettaglio le modalità di verifica sugli importi spesi. Dunque i movimenti della carta saranno monitorati. Intanto dunque, per le somme inutilizzate del reddito di cittadinanza, non ci saranno decurtazioni.

Una volta che tale decreto sarà emanato, l’importo non speso e non prelevato verrà sottratto dalla mensilità successiva, nei limiti del 20%. Il Sole 24 Ore riporta l’esempio di un importo pari a 700 euro mensili. Se 200 euro non vengono spesi, dall’erogazione successiva si può decurtare un massimo di 140 euro. Questo è quanto previsto anche dal modulo di domanda per questo sussidio, che è stato predisposto dall’Inps.

REDDITO DI CITTADINANZA ULTIME NOTIZIE, QUALI SONO GLI IMPORTI LIQUIDATI?

Nei giorni scorsi era scoppiata la polemica relativa agli importi bassi del reddito di cittadinanza. In realtà, alla data del 19 aprile 2019, quasi 337 mila degli importi erogati superano i 300 euro, ovvero il 71% delle prime 472.970 richieste elaborate dall’Inps. Il 50% è compreso tra i 300 e i 750 euro mensili. Il 21% delle richieste accettate supera invece i 750 euro. Solo il 7%, contrariamente da quanto fatto intendere le scorse settimane, ha un importo che va dai 40 ai 50 euro mensili.



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