James Van Der Beek mette all’asta i ricordi di Dawson’s Creek per finanziare le cure contro il cancro
James van der Breek ha spiegato che per permettersi le cure per il cancro è stato costretto a vendere alcuni cimeli dell'amatissima serie di cui è stato protagonista
James Van Der Beek, l’attore americano divenuto icona degli anni ’90 grazie al ruolo di Dawson Leery in Dawson’s Creek, ha preso una decisione tanto coraggiosa quanto dolorosa: mettere all’asta alcuni dei cimeli più preziosi della sua carriera per sostenere le costose cure contro il cancro al colon-retto, diagnosticatogli lo scorso anno. A 48 anni, l’interprete che ha segnato un’intera generazione si trova ad affrontare una battaglia complessa, in cui la salute e la famiglia sono diventate priorità assolute.
James Van der Beek: “Mi separo da questi oggetti con nostalgia”
Come riportato da People, l’attore ha parlato apertamente della scelta, definendola necessaria ma accompagnata da un profondo senso di nostalgia.
«Ho conservato questi tesori per anni, aspettando il momento giusto per farne qualcosa. Con tutti gli imprevisti e i colpi di scena che la vita mi ha presentato di recente, è chiaro che quel momento è arrivato», ha spiegato James Van Der Beek.
«Sebbene mi senta un po’ nostalgico mentre mi separo da questi oggetti, è bello poterli offrire tramite l’asta di Propstore, per condividerli con coloro che hanno sostenuto il mio lavoro nel corso degli anni». Parole sincere, che raccontano di un legame autentico con il pubblico e di un atto che va oltre il semplice gesto economico: questa asta rappresenta anche un modo per trasformare ricordi personali in una nuova forma di connessione con i fan.
I pezzi all’asta: un tuffo nella nostalgia degli anni ’90
Tra gli oggetti che verranno messi all’asta durante l’evento organizzato da Propstore a Londra dal 5 al 7 dicembre, figurano alcuni veri e propri simboli del teen drama che ha segnato un’epoca:
- La collana regalata da Dawson a Joey Potter (Katie Holmes) nel celebre episodio del ballo di fine anno, uno degli oggetti più iconici della serie.
- L’abito indossato da James Van Der Beek nell’episodio pilota, un pezzo di storia della televisione che segna l’inizio del fenomeno Dawson’s Creek.
- La camicia di flanella marrone indossata dal personaggio in più episodi, simbolo di un’estetica diventata cult.
- Altri ricordi, tra cui accessori di scena e abiti provenienti anche da film come Varsity Blues.
Il 100% del ricavato andrà direttamente all’attore per contribuire alle spese mediche sempre più onerose, una realtà difficile che molte persone — anche star dello spettacolo — si trovano ad affrontare negli Stati Uniti.
Una scelta che parla di coraggio e consapevolezza
La decisione di James Van Der Beek mette in luce non solo la sua forza personale, ma anche un problema spesso ignorato: il costo elevatissimo delle cure oncologiche. Con questa asta, l’attore non solo si assicura un sostegno concreto, ma accende i riflettori su una tematica urgente, troppo spesso relegata in secondo piano.
Padre di sei figli, sostenuto dalla moglie Kimberly, Van Der Beek continua a mostrarsi combattivo e determinato nel portare avanti sia la sua carriera che la sua battaglia personale. Il suo gesto è stato accolto con grande affetto dai fan, che vedono in questa asta non solo un’opportunità per ottenere un pezzo della loro adolescenza, ma anche un modo per essere simbolicamente al fianco dell’attore in un momento così delicato.
Una nuova forma di condivisione con i fan
Oltre al valore materiale dei cimeli, ciò che colpisce maggiormente è il valore emotivo di questa iniziativa. Ogni oggetto racconta una storia, un frammento di un mondo che ha fatto sognare milioni di spettatori. Metterli nelle mani dei fan significa, per l’attore, dare nuova vita a quei ricordi e trasformarli in un abbraccio collettivo.
In un panorama dove spesso le notizie riguardanti le star appaiono superficiali, la scelta di James Van Der Beek emerge come un gesto autentico, umano, profondamente condivisibile. E fa anche riflettere su quanto costino le cure contro questo maledetto male del secolo.