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Il piccolo Eitan rimasto orfano rapito dal nonno e portato in Israele: le ultime notizie

Sarebbe stato rapito dal suo nonno il piccolo Eitan e portato in Israele. Il bambino era stato affidato alla zia dopo la morte dei suoi genitori nella strage del Mottarone

 Una tragedia nella tragedia. Il piccolo Eitan è rimasto orfano, perdendo i suoi giovanissimi genitori e il suo fratellino della strage del Mottarone. Era stato poi affidato a una zia che viveva in Italia e che si è presa sin da subito cura del piccolo, cercando anche di spiegargli perchè una gita in montagna, si era trasformata in un dramma famigliare. Eitan però è stato da subito un bambino conteso, con i nonni che vivevano in Israele, pronti a iniziare una sorta di guerra per chiedere che il bambino, tornasse a vivere con loro. Se ne era parlato qualche settimana fa ma non si pensava a questo epilogo. Già perchè un incontro con i suoi nonni, ha cambiato la vita del piccolo che pare sia stato rapito e portato in Israele. Ne danno notizia i media israeliani e in Italia, ne parlano i legali della zia del bambino, che commentano i fatti.

Il piccolo Eitan sarebbe stato rapito e portato in Israele

Siamo sconvolti e increduli, non potevamo immaginare si arrivasse a tanto“, ha dichiarato l’avvocato Armando Simbari, che con Cristina Pagni e Massimo Sana assiste la zia e tutrice del piccolo Eitan. “Per ora posso soltanto dire che nel pomeriggio il bimbo aveva un incontro con i familiari materni e che non ha fatto ritorno all’orario stabilito a casa della zia, a Pavia”. Poi la preoccupazione è cresciuta quando la zia del piccolo ha ricevuto un messaggio del nonno nel quale si diceva che il bambino stava bene ed era in Israele.

Da qui una sorta di giallo: come ha fatto il nonno del piccolo a viaggiare senza che il bambino avesse con se il suo passaporto? C’è chi parla di un volo privato pagato dal nonno per riportare il bambino in Israele e chi invece dice che i nonni, nonostante le richieste dell’Italia, avessero ancora il passaporto israeliano del bambino, grazie al quale hanno potuto portarlo via dal nostro paese.

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