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Finisce la fuga di Andrea Cavallari: fermato a Barcellona

Andrea Cavallari è stato fermato a Barcellona, finisce la sua latitanza. Era scappato dopo la discussione della tesi

andrea cavallari latitante

Andrea Cavallari era scappato dall’Italia dopo la seduta di laurea per la quale aveva ottenuto il permesso di uscire, accompagnato solo dalla sua famiglia, dal carcere. Aveva discusso la tesi e poi aveva festeggiato con la madre e il padre per scomparire nel nulla qualche ora dopo. Una latitanza durata due settimane circa, quella del ragazzo che era in carcere per la strage di Corinaldo. Le ultime notizie arrivano dalla Spagna: Cavallari sarebbe stato fermato a Barcellona. Queste al momento le prime informazioni che si hanno sulla vicenda.

Su questa fuga si era detto e scritto tanto, anche che Andrea Cavallari avesse deciso di lasciare l’Italia alla volta dell’Ucraina o della Romania. A quanto pare invece, era diretto in un altro paese, la Spagna.

Finisce la fuga di Andrea Cavallari: è stato fermato in Spagna

Poche righe battute in queste ore dalle principali agenzie di stampa in Italia: “Dopo due settimane, giovedì è finita la fuga di Andrea Cavallari, il 26enne evaso lo scorso 3 luglio dal carcere di Bologna dove stava scontando una condanna a 11 anni e 10 mesi per la strage di Corinaldo. Gli agenti della Polizia Penitenziaria lo hanno preso in Spagna, a Barcellona.” Per il momento queste le informazioni a disposizione della stampa. Non sappiamo se il 26enne evaso dopo il permesso per la sua laurea, abbia contattato le forze dell’ordine per mettere fine alla sua fuga o se sia stato rintracciato. Arriveranno sicuramente maggiori informazioni nelle prossime ore.

Leggiamo in questi minuti sul Resto del Carlino, che dovrebbe trattarsi di un vero e proprio arresto. “La cattura in tempo brevi è stata possibile grazie a quanti, in questi giorni, hanno lavorato senza sosta, giorno e notte. A cominciare dal Nir (Nucleo investigativo regionale) della polizia penitenziaria, guidato dal comandante facente funzione Giuseppe Ciuffreda, in stretto raccordo con il Servizio centrale (Nic) e con il Nucleo investigativo dei carabinieri di Bologna e di Ancona. Sul caso la Procura di Bologna, in collaborazione con la Procura di Ancona, aveva aperto un fascicolo per evasione. Aperta anche un’indagine sui complici, per favoreggiamento“.

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