Ultimissime

Il padre di Andrea Cavallari lancia un appello: “torna in carcere, fatti sentire”

La famiglia di Andrea Cavallari lancia un appello in tv invitando il 26enne a tornare in carcere dopo la sua fuga

andrea cavallari latitante

È un appello accorato e pieno di angoscia quello lanciato in diretta dal padre di Andrea Cavallari, il 26enne condannato in via definitiva a 11 anni e 10 mesi per la strage di Corinaldo, ora ufficialmente latitante. “Invito Andrea a tornare in carcere. Torni sui suoi passi. Si faccia vivo con noi o con le autorità giudiziarie”, ha dichiarato al Tg2, nella speranza che il figlio ascolti le sue parole.

Andrea Cavallari, originario della Bassa Modenese e detenuto presso il carcere della Dozza a Bologna, era stato autorizzato giovedì scorso dal magistrato di sorveglianza ad uscire temporaneamente per un’occasione speciale: la discussione della sua tesi di laurea in Scienze giuridiche. Un permesso concesso per motivi di studio, su richiesta dell’avvocato Francesco Muzzioli, senza scorta penitenziaria e con l’unico vincolo dell’accompagnamento da parte dei genitori.

Andrea Cavallari latitante dopo la laurea

Il permesso prevedeva l’uscita dal carcere alle 7:30 del mattino e il rientro entro le ore 18. Dopo aver discusso la tesi e partecipato a un rinfresco in un locale, però, Andrea Cavallari è scomparso nel nulla. Non ha mai fatto ritorno alla Dozza, e da quel momento di lui si sono perse le tracce. Secondo le prime ricostruzioni, si sarebbe allontanato insieme alla fidanzata.

La fuga e le indagini: Procura e Ministero al lavoro

Sulla vicenda è stata immediatamente aperta un’indagine per evasione da parte della Procura di Bologna, mentre il Ministero della Giustizia ha avviato un’istruttoria interna tramite il DAP (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria), per fare chiarezza sulle modalità con cui è stato concesso il permesso. Una relazione dettagliata dalla direzione del carcere della Dozza è attesa nelle prossime ore.

La decisione di permettere l’uscita senza scorta, sebbene rientri nelle possibilità previste dalla legge per motivi di studio, ha sollevato interrogativi e polemiche. La fuga di Cavallari, avvenuta proprio in un giorno che avrebbe dovuto segnare un traguardo positivo, rischia ora di pesare come un precedente critico nella gestione dei permessi carcerari.

Andrea Cavallari è uno dei responsabili della strage dell’8 dicembre 2018 alla discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, in provincia di Ancona, dove sei persone – cinque adolescenti e una madre – persero la vita durante un tentativo di rapina con spray urticante poco prima del concerto di Sfera Ebbasta. Una tragedia che ha lasciato un segno indelebile nel Paese e per cui Cavallari era stato condannato in via definitiva.

Ora è caccia all’uomo. Le forze dell’ordine stanno battendo ogni pista, ma fino a oggi il 26enne è riuscito a far perdere le proprie tracce. Il suo destino, tuttavia, potrebbe dipendere anche dalla risposta al disperato appello del padre, che oggi chiede solo una cosa: “Andrea, torna indietro. Affronta le tue responsabilità”. Per il momento però non ci sono tracce di Andrea Cavallari che è a tutti gli effetti un latitante.

Seguici

Seguici su

Google News Logo
Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.