Per il femminicidio Alice Neri 30 anni a Mohamed Gaaloul
E' arrivata la condanna a 30 anni di carcere per Mohamed Gaaloul accusato di aver ucciso Alice Neri
MODENA – C’è la condanna per l’omicidio di Alice Neri, o meglio, per il suo femminicidio. Un lungo abbraccio, lacrime e commozione. Così mamma Patrizia e il fratello Matteo hanno accolto la sentenza della Corte d’Assise di Modena che, dopo un anno e mezzo di udienze e quasi tre anni da quel tragico 18 novembre 2022, ha condannato Mohamed Gaaloul a 30 anni di carcere per l’omicidio di Alice Neri. Finisce almeno per ora, l’incubo per questa famiglia anche se nessuno potrà mai ridare indietro la ragazza ai suoi cari.
Alice Neri, 32 anni, madre e moglie, fu ritrovata carbonizzata nel bagagliaio della sua auto nelle campagne di Fossa di Concordia, in via Griffona. Un delitto che ha profondamente scosso l’opinione pubblica e che ora ha finalmente una prima verità giudiziaria. Ma le ferite, per chi ha amato Alice, restano aperte.
Femminicidio Alice Neri: arriva la sentenza
Alle 14 l’aula del tribunale era gremita. Quando la giudice Ester Russo ha letto il verdetto, un applauso spontaneo è partito tra i presenti, subito interrotto con fermezza dalla presidente della Corte. Alla condanna di 30 anni si aggiunge anche un importante risarcimento economico: un milione di euro destinato alla figlia di Alice, 600mila euro alla madre Patrizia Montorsi e 200mila al fratello Matteo Marzoli.
All’uscita dall’aula, la madre della vittima ha espresso tutta la sua amarezza: “Giustizia è stata fatta, ma io non ho vinto niente. Sono l’unica che perde. Alice non ce la ridarà nessuno”.
Mohamed Gaaloul, 30 anni, tunisino, ha continuato a proclamarsi innocente. “Non sono colpevole, lo giuro su Dio. La verità verrà fuori, io dormo tranquillo”,
ha gridato mentre veniva scortato fuori dall’aula dagli agenti penitenziari.
Il suo avvocato, Roberto Ghini, ha già annunciato il ricorso: “Questa sentenza non può reggere. Le prove non ci sono. Avevo chiesto alla Corte coraggio e laicità, ma così non è stato. Confido nell’appello”.
A inchiodare l’imputato, secondo i PM Claudia Natalini e Giuseppe Amara, ci sarebbero “indizi plurimi e concordanti”. Alice, secondo la ricostruzione dell’accusa, sarebbe stata colpita con sette coltellate prima di essere data alle fiamme, già priva di vita, all’interno della sua auto. La richiesta iniziale era stata dell’ergastolo, ma la pena è stata ridotta a 30 anni per questioni legate al mandato d’arresto europeo.
Il movente resta oscuro. I due non si conoscevano, e si sarebbero incontrati solo quella sera, in un bar, dove Alice Neri aveva trascorso la serata con un collega. Poche ore dopo, il tragico epilogo. Gaaloul era poi fuggito in Francia, dove venne arrestato a dicembre 2022. Da allora si trova in carcere.