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Per Jacobs pessimo tempo al mondiale: potrebbe ritirarsi definitivamente

Dopo il disastroso risultato di oggi, Marcell Jacobs è deluso e amareggiato e non esclude il ritiro

jacobs pensa al ritiro

Marcell Jacobs chiude la sua semifinale dei 100 metri ai Mondiali di Tokyo con un tempo di 10”16, piazzandosi al sesto posto. Un risultato che, se da un lato mostra qualche progresso rispetto alla batteria corsa ieri, dall’altro mette ancora una volta in evidenza le difficoltà che hanno segnato l’intera stagione dell’azzurro. A brillare è invece lo statunitense Noah Lyles, campione olimpico e mondiale in carica, che domina la gara fermando il cronometro a 9”92. Sperava che lo stadio, in cui ha portato a casa un risultato storico, gli avrebbe ridato la magia ma non è stato così.

Per Jacobs, come si evince dalle sue parole, la delusione è palpabile e dalle sue parole emerge un’ombra che mai si era fatta così concreta: quella del ritiro. Una giornata no anche per un altro campione italiano, Gimbo, che non si è neppure qualificato per la finale della sua specialità.

Le dichiarazioni di Jacobs

Il campione olimpico di Tokyo 2020 non ha nascosto tutta la sua amarezza: “Sono veramente molto amareggiato. Sicuramente questo è il crono che valevo in questo momento, al termine di una stagione complicatissima, ma l’anno scorso avevo corso in 9”85 nella finale olimpica e mi ero ripromesso di puntare in alto per quest’anno. Mi ero anche detto che se avessi avuto degli importanti problemi fisici, avrei fatto delle valutazioni per il futuro. Ho 30 anni, tra poco 31, e non so se ho ancora voglia di mettermi in gioco, per cui ci penserò con calma”.

Parole pesanti, che fanno capire come il futuro dell’azzurro sia ancora tutto da scrivere.

Jacobs ha poi aggiunto un pensiero sulla staffetta 4×100, specialità che lo ha visto protagonista nella leggendaria medaglia d’oro di Tokyo: “Oggi ho fatto 10”16, tempi che facevo quando ancora mi dedicavo al lungo e basta, per cui forse c’è qualche giovane più meritevole di me da schierare. Ne parleremo comunque nei prossimi giorni”.

Jacobs: un campione al bivio

L’immagine di Jacobs amareggiato, con lo sguardo rivolto a un futuro incerto, pesa come un macigno sul movimento dell’atletica italiana. Dopo aver regalato al Paese una delle più grandi emozioni sportive della storia recente, vincendo l’oro olimpico nei 100 metri, ora il velocista si trova davanti a un bivio esistenziale e sportivo.

Riuscirà a trovare le motivazioni per rilanciarsi ancora una volta o deciderà di appendere le scarpe al chiodo? Nei prossimi giorni, e nelle prossime settimane, arriveranno risposte più concrete. Intanto, resta la consapevolezza che l’Italia rischia di perdere il suo simbolo più luminoso della velocità.

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