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Finge un rapimento ma uccide la vittima

Un giovane ventenne americano ha inscenato un rapimento, terminato in tragedia con la morte della ragazza sequestrata


Voleva inscenare un rapimento per poi fingere di aver liberato la vittima ed essere acclamato come un eroe. La folle vicenda è avvenuta a New York, dove il ventenne  Kyle Dube è stato accusato di aver ucciso la quindicenne Nichole Cavo. Non sono chiare le dinamiche dell’omicidio, ma di sicuro il responsabile è il giovane, che ora rischia venticinque anni di carcere.

Kyle Dube ha adescato la ragazza utilizzando un profilo Facebook di un suo amico, Bryan Butterfield, invitandola a raggiungerlo in una zona boschiva della città, promettendole di fornirle un pò di marjuana. Poi il rapimento: la quindicenne è stata imbavagliata con il nastro adesivo, legata e caricata sul pick-up del giovane, che poi l’ha abbandonata in un bosco. Una volta tornato sul luogo, Dube ha ritrovato il corpo senza vita di Nichole Cavo e si è dato alla fuga dopo averlo nascosto sotto i rami di un albero. La polizia è riuscita a risalire a Kyle rintracciando il vero Butterfield, che ha confermato l’appropriazione del suo profilo da parte del giovane assassino. Anche le amiche di Nichole hanno affermato che la giovane vittima le aveva avvisate che sarebbe andata ad incontrare Bryan Butterfield.  L’intento di Kyle Dube era quello di inscenare un rapimento senza farsi riconoscere, per poi liberare la ragazza ed avere tutto il suo apprezzamento in qualità di eroe. Se si accertasse che Dube sarebbe il responsabile della morte di Nichole, il giovane rischierebbe l’ergastolo; anche se ciò non avvenisse il ventenne verrebbe recluso ugualmente per almeno venticinque anni.



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