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Molti genitori non sanno che lavoro svolge il figlio: LinkedIn spiega il perché

Sono in molti i genitori a non saper descrivere il lavoro che svolge il proprio figlio. Una ricerca di LinkedIn ha fatto emergere ciò e questo a causa di mestieri che, grazie alla rivoluzione digitale, fino a pochi anni fa non esistevano


Molti genitori non sono in grado di rispondere alla semplice domanda: “E tuo figlio che lavoro fa?”. Sono in molti i coniugi a non saper spiegare la precisa professione svolta dal figlio, afferma il sito LinkedIn. Nella società dell’informazione di oggi non esistono più solo ingegneri, medici o avvocati. Social Media Manager, Investment Banker, Producer, Data Scientist sono alcune delle nuove professioni dell’era digitale. Il gap generazionale fa sì che molti genitori non sappiano quindi descrivere nel dettaglio l’occupazione del proprio figlio. Ora, la conferma arriva da uno studio di LinkedIn: il social network per chi è alla ricerca di un impiego. I risultati dimostrano che un genitore su tre dichiara di non avere “completa familiarità” con il mestiere che svolge il figlio.  Pat Wadors, vice presidente di LinkedIn, afferma di comprendere perfettamente le motivazioni. La rivoluzione digitale e le trasformazioni nel campo dell’informazione hanno portato a un cambiamento radicale del mercato del lavoro, questo il pensiero del dirigente. Le professioni che oggi sono più richieste fino a dieci anni fa non esistevano nemmeno. Certo, se avessero nomi italiani e più specifici gioverebbe alla comprensione. Una di queste è il designer di interfacce: un mestiere che non viene capito dal 74% dei genitori. I numeri sono simili anche quando si parla di data scientist o di social media editor. Anche professioni più conosciute come quella del sociologo hanno un’aurea misteriosa. Il 43% invece non riesce a capire la differenza tra allenatore e il team manager. LinkedIn ha deciso venir loro incontro: il 7 novembre, nelle sedi della compagnia disseminate, è in programma il primo una sorta di giornata incontro per favorire la conoscenza del lavoro svolto dal proprio figlio. Ovvero, i loro padri e le loro madri potranno avere accesso diretto nell’azienda e capire precisamente questi mestieri sconosciuti alle vecchie generazioni. Un modo per dimezzare il gap generazionale e far sentire orgogliosi i genitori del lavoro che svolge il figlio, oltre a comprenderlo e saper rispondere quando qualcuno gli chiederà cosa fanno nella vita.



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