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Barbara Palombelli racconta in un libro la storia di Serena e Monica salvate da un padre violento

Barbara Palombelli nel suo libro racconta il percorso di adozione: il padre di Serena e Monica aveva minacciato di uccidere le piccole

Serena Rutelli è una delle protagoniste del Grande Fratello 16. La sua storia sta facendo commuovere mezza Italia. Serena piace per il suo modo di essere: educata, dolce, sensibile. Una ragazza come se ne vedono poche, questo pensano i telespettatori che si sono affezionati alla sua storia. E se nella casa è Serena a parlare di quello che è successo nel suo passato e di quello che succede nel suo presente grazie all’amore dei suoi genitori adottivi, fuori è Barbara Palombelli a raccontare che cosa ha significato per lei e per suo marito intraprendere il percorso di adozione. Ne parla nelle pagine del suo nuovo libro, una autobiografia che arriverà nelle librerie a metà maggio. “Mai fermarsi” si intitola il libro della giornalista da anni al timone di Forum. La Palombelli, nel suo libro racconta anche dell’adozione di Monica e Serena e di quel padre violento del quale le bambine avevano paura. Pensavano che le avrebbe trovate, che avrebbe potuto fare loro del male, ed è per questo che lei e suo marito hanno sempre cercato di tutelare la privacy della loro famiglia. Non avrebbero mai voluto che alle due piccole succedesse qualcosa.

BARBARA PALOMBELLI RACCONTA ANCHE LA STORIA DI MONICA E SERENA NELLA SUA AUTOBIOGRAFIA

Ed ecco come la giornalista racconta quei momenti:


La storia va tenuta segreta, segretissima. Il padre biologico, un uomo violento e pericoloso, allora girava ancora per la città. Potremmo incontrarlo, lui o uno dei suoi amici malavitosi, le ragazze ne hanno il terrore. Non devono uscire foto sui giornali, nessuno deve sapere. 

SERENA RUTELLI LEGGE LA LETTERA DELLA SUA MAMMA BIOLOGICA

La Palombelli racconta come per anni, il timore che l’uomo potesse fare qualcosa, è stato grande.


Il tribunale, che aveva più volte messo sotto processo il padre biologico per violenze fisiche e altri reati, condannandolo a sei anni in via definitiva, non faceva decadere la patria potestà nonostante gli ormai tre anni di distacco dalle piccole. Senza la dichiarazione dello stato d’abbandono, nessun minore può diventare adottabile. E lui, che non era in carcere (…) continuava a vagabondare. Le ultime parole che aveva pronunciato all’indirizzo delle suore e che le bambine avevano sentito benissimo erano state gridate: “Un giorno tornerò e vi ucciderò tutte”.

L’incubo poi è finito. L’uomo è morto e per Serena e Monica è iniziata una nuova vita. Anche per questo forse, solo oggi la ragazza può realizzare il suo piccolo grande sogno, quello di essere una concorrente del Grande Fratello 16.

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