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Si può morire per la sigaretta elettronica? Le iene indagano su una possibile “epidemia”

La sigaretta elettronica può uccidere? Ecco le ultime notizie in arrivo dagli Usa in merito a una sorta di epidemia

Si può morire per la sigaretta elettronica? E’ una domanda alla quale per il momento non si può dare una risposta. Ma l’argomento è molto sentito soprattutto negli Stati Uniti dove si stanno spendendo molti soldi per la sensibilizzazione sul tema invitando chi fa uso di queste sigarette elettroniche a stare in guardia. Nella puntata de Le Iene in onda l’8 ottobre 2019 è andato in onda un servizio dedicato al tema. Esiste davvero il pericolo? Pare che negli Usa, visti i recenti dati raccolti, si sia persino arrivati a parlare di una sorta di epidemia causata dalla sigaretta elettronica. Alessandro Politi si è quindi recato a Chicago per fare chiarezza. Ha incontrato la madre di un ragazzo molto giovane ridotto in coma: la signora dichiara che è tutta colpa delle sigarette elettroniche ma che nessun dottore ammetterebbe la correlazione tra le due cose. In realtà molti medici negli Usa si stanno rendendo conto che c’è un legame tra i malori improvvisi di chi fa uso di queste sigarette e i liquidi che vengono utilizzati per la sigaretta.

SI PUO’ MORIRE PER COLPA DELLA SIGARETTA ELETTRONICA? ECCO COSA STA SUCCEDENDO NEGLI USA

Le Iene quindi continuano le loro indagini fornendo anche i dati che arrivano dagli Usa:

La raccolta epidemiologica dei dati sugli effetti collaterali della sigaretta elettronica però continua negli Stati Uniti. Fino a un mese fa i casi denunciati dagli ospedali americani erano circa 300, oggi sono più di mille. I morti invece sarebbero 18.

Pur in mancanza di prove certe, gli organi di controllo della sanità americana (Cdc e i Public Health), a livello nazionale e federale, segnalano molti casi di morte e centinaia di casi per patologie polmonari che parrebbero legati alla sigaretta elettronica. In base a quello che è emerso dalle ricerche effettuate negli Usa, sembrerebbe che la causa di questi improvvisi malori, che portano nei casi peggiori alla morte, sia l‘uso improprio che viene fatto della sigaretta elettronica. Pare infatti che molti giovani utilizzino dei materiali comprati al mercato nero, allunghino in modo improprio questi liquidi. Le Iene ascoltano un ragazzo che ammette di aver utilizzato anche sostanze stupefacenti con la sua sigaretta elettronica mentre gli altri negano, dicendo di aver fatto anche dei test per dimostrarlo.

Nel servizio si ricorda che la situazione Europea e Italiana è diversa da quella degli Usa; le associazioni di categoria infatti,  sottolineano come in tutta l’Unione europea, Italia compresa, ci sia  una legislazione molto più stringente sui liquidi da inalazione rispetto agli Stati Uniti.

E in Italia qual è il pensiero della comunità scientifica su questa vicenda? Alessandro Politi raccoglie due testimonianze che vanno in direzioni diverse. La professoressa Roberta Pacifici dell’Istituto Superiore della Sanità che è fortemente contraria a questa rivoluzione del tabagismo: “L’Organizzazione mondiale della sanità ha ricordato che la sigaretta elettronica può nuocere anche gravemente alla salute”. Secondo la professoressa l’obiettivo di far allontanare i fumatori dal tabacco e dalla nicotina vera e propria non si sarebbe risolto visto che continuerebbero a fumare sia le classiche sigarette che quelle elettroniche. Di avviso diverso è la seconda persona incontrata da Politi.

Il dottor Fabio Beatrice, direttore del centro antifumo di Torino infatti dichiara: “La sigaretta elettronica in condizioni certe di produzione è un prodotto del 95% meno tossico. Anche perché dalla parte del fumo tradizionale ho solo certezze devastanti”.

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