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Antonella Clerici ambasciatrice Airc: “Penso al melanoma di cui è morta mia madre in tre mesi”

Antonella Clerici pensa alla madre che è morta in soli tre mesi, all'improvviso

clerici airc

Antonella Clerici ambasciatrice Air ieri era in collegamento con il Wired Next Fest 2022, presente come sempre per il social e per dialogare con i ricercatori e con chi ha superato il cancro. Anche la sua mamma è morta a causa di un tumore, era giovanissima, l’ha raccontato più volte ma ieri ha confidato che tutto è accaduto in pochissimo tempo, all’improvviso. La madre di Antonella Clerici è morta per un melanoma, in tre mesi, non c’è stato nulla da fare. Oggi è diverso ma solo e sempre se ci si affida alla prevenzione. E’ da 14 anni che Antonella Clerici ha preso il testimone di Ambasciatrice Airc, fu Sandra Mondaini a passarle l’incarico e non dimentica quel momento, era incinta di sua figlia Maelle. Ha un bellissimo ricordo di lei lì con il pancione, un nuovo impegno, importante, che non lascerà mai.

Antonella Clerici: “Sono stati compiuti passi da gigante”

E’ a Vanity Fair che Antonella Clerici ha raccontato: “La percezione è che sono stati compiuti passi da gigante attraverso la ricerca. Perché una volt,  penso per esempio, al melanoma di cui è morta mia madre, così, improvvisamente in tre mesi… la conoscenza e la prevenzione erano più limitate – prosegue – Oggi il melanoma è un male che se non altro si conosce, rimane sempre un caso di tumore molto grave ma quando metastatizza e, se preso in tempo, si può ancora intervenire”.

Prevenzione e ricerca, c’è questo alla base di ogni progresso: “La prevenzione e la ricerca hanno certamente fatto passi da gigante, perché allora era un tumore definito “incurabile”, mentre oggi la parola incurabile c’è per pochi casi di tumore e anche l’aspettativa e la qualità della vita si sono allungate moltissimo”.

Pensa al periodo della pandemia, all’arrivo dei vaccini in breve tempo: “Quando c’è stato il Covid e sono arrivati i vaccini nell’arco di poco tempo e lì ho pensato che forse, se riuscissimo a sostenere sempre di più la Ricerca in maniera massiccia, non dico per tutti i tumori ma per molti tumori si potrebbe trovare presto una cura. Se si pensa, per esempio, che nel caso del tumore al seno, l’88% delle donne oggi guarisce e che soltanto un 12%, quando purtroppo il tumore è molto aggressivo, non ce la fa, siamo di fronte a un risultato davvero importante”.

 

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