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Don Walter Insero: “Il desiderio di Maurizio Costanzo che tutti l’avremmo salutato qui”

Don Walter Insero confida il desiderio di Maurizio Costanzo per i suoi funerali

costanzo funerale

E’ Don Walter Insero a celebrare la Messa per l’addio a Maurizio Costanzo. E’ un funerale che lo emoziona perché aveva avuto modo di conoscere Maurizio Costanzo, due anni fa. Avevano due amici in comune, Pierluigi e Giorgio, non lo dice ma sono Diaco e Assumma, due persone fondamentali nella vita di Maurizio Costanzo. “Mi dicevano ‘dobbiamo incontrare insieme Maurizio’ e concordammo l’appuntamento. Pensavo di trovarmi davanti un giornalista ma ho trovato una persona accogliente e amorevole che mi ha fatto subito una battuta ‘ma lei è un prete vero?’”. Poi gli ha raccontato la sua infanzia, fino al desiderio che oggi Don Insero svela nella chiesa degli artisti. “Mi ha raccontato della sua parrocchia e mi diceva quanto lavoro fanno le parrocchie sul territorio, quanto si può fare e come la parrocchia riesce ad avvicinare le persone fragili e accogliere tutti e che nei quartieri di periferia riesce veramente a rendere un servizio non solo spirituale ma anche sociale ai giovani che sono il futuro della Chiesa e alla fine lui mi dice…”.

Era il desiderio di Maurizio Costanzo per il suo funerale

“Mi disse ‘padre credo che io dovrò venire da lei’ e io gli dissi dottor Costanzo io non accetto prenotazioni. Poi un’altra volta mi confidò questo desiderio, mi disse, mi fece capire che il suo desiderio era di poter un giorno, quando il Signore l’avrebbe chiamato a sé, che tutti l’avremmo potuto salutare qui è pregato per lui”. Don Walter si commuove, fa una lunga pausa, ricordando quel momento l’emozione è arrivata anche a lui, forte.

“Maurizio sin da bambino voleva fare il giornalista, pensate che giocava con la saponetta e con quella faceva da microfono perché voleva intervistare e voleva comunicare. Questa dote, questo carisma lui l’ha sentito fin da giovane” racconta della sua tenacia, quella che oggi deve essere d’esempio ai giovani.

Pensa che adesso magari starà facendo già qualche intervista lui stesso. “All’amico Giorgio diceva ‘chi va prima su aspetta l’altro’ perché  l’amore e l’amicizia non vengono interrotti dalla morte. Voi figli, Maria, l’amore che nutrite per Maurizio non viene spento dalla morte. Adesso cambia il modo di comunicare e cambia linguaggio ma quello che noi nutriamo, l’amore di un popolo oggi a chi è qui e chi ci segue da casa, attraverso la preghiera arriva la sua anima, questo è il nostro tributo. Certo preghiamo per lui, noi lo vogliamo raccomandare perché possa il signore perdonare i suoi peccati e accoglierlo in paradiso”.

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