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Veronica Satti ricoverata, la figlia di Bobby Solo: “Non incolpo chi non comprende le malattie invisibili”

Veronica Satti è di nuovo ricoverata in clinica, sta male. Il suo sfogo, la lettera

bobby solo figlia

Veronica Satti è di nuovo in clinica, la figlia di Bobby Solo è stata ricoverata, ha bisogno di aiuto. Scrive il suo sfogo sui social, mostra dei fiori buttati nel cestino, nella sua stanza, nella clinica dove è tornata. Veronica Satti, non incolpa chi non comprende le malattie invisibili, le psicopatologie, incolpa però chi si gira dall’altra parte, chi crede di sapere tutto, chi non si accorge del male che fa nel toccare fiori così delicati, chi la fa sentire emarginata, chi vuole aiutare senza avere cura di comprendere ma solo perché è giusto aiutare. Il suo dolore è forte, sta male e cerca di dirlo ma non tutti comprendono ed è consapevole di tutto. Ce l’ha con chi è certo di avere la sensibilità giusta ma lei pensa che sia molto rara. La figlia di Bobby Solo, che tutti abbiamo conosciuto anche con la sua partecipazione al GF Vip, parla di ricaduta, delle ricadute che aveva messo in conto.

Veronica Satti: “Non mi sono fatta male”

Non si è fatta del male ma è di nuovo in clinica, non lo vive come in fallimento, ha imparato che le cadute possono esistere ma il suo riferimento è ad altro. “Non siamo sbagliati noi ma chi tocca con superficialità vestendosi di promesse… Sono delicata e forte, fragile e coraggiosa”.

Scrive poi una lettera alla sua ex fidanzata: “Non ci parliamo ed è giusto così forse, ma le faccio un plauso per essere rimasta, per avere compreso con così tanta naturalezza la mia malattia, il disturbo borderline, le mie crisi. Da poco diagnosticata, quando neanche io ci capivo nulla lei esisteva nella mia vita, la allontanavo ma non se ne andava, e pensare che prima era il contrario. Che bel casino che siamo state”.

Veronica ricordava cosa faceva la sua fidanzata per lei: “Con affetto ricordo quando stavo male e lei correva prendeva le mie medicine all’occorrenza e me le dava, avevo imparato cosa fare per tenermi al sicuro. Ci siamo prese cura l’una dell’altra in momenti davvero assurdi della nostra vita, travolte da mille difficoltà e cambiamenti radicali nelle nostre vite però c’era la volontà di esserci, quella volontà che in pochi hanno il privilegio di ricevere e dare – poi si rivolge a lei – Ti ringrazio, mi hai dato una corazza per capire subito di chi fidarmi e di chi no, mi hai continuato a proteggere ignara, ora so a chi affidarmi e chi ti tenere lontano, so che è costruito di parole e orpelli e chi invece è. Ci siamo amate bene e poi disastrosamente, naufragando tra le cose più rare, mostrandoci come è speciale il mondo anche se fa male punto tu così pragmatica hai capito quello stigma e mai mi hai fatto sentire sbagliata per quello che non ho scelto di avere. Grazie. Ci siamo fatte male nel bene e bene nel male”.

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