Giorgia Soleri mostra lo scontrino del dolore sui social: quanto costa curarsi se si ha la vulvodinia
Giorgia Soleri mostra sui social quello che definisce lo scontrino del dolore: ecco quanto spende per curarsi
Nelle ultime ore Giorgia Soleri è tornata a parlare pubblicamente della sua battaglia contro la vulvodinia, raccontando sui social quanto questa condizione cronica incida non solo sulla vita quotidiana di chi ne soffre, ma anche sul portafoglio. L’attivista e scrittrice romana, 29 anni, ha infatti rivelato di aver speso 8.463 euro nell’ultimo anno per trattare la sua malattia — una cifra che, come ha precisato lei stessa, non comprende diversi costi accessori come i viaggi per raggiungere cliniche e specialisti.
“Spendere queste cifre per la propria salute oggi, in Italia, dovrebbe essere considerato uno scandalo. Eppure è quello che accade, nel silenzio generale, a circa 4 milioni di persone ogni giorno”, ha scritto la Soleri in un post condiviso su Instagram, in occasione della Giornata della Vulvodinia, celebrata l’11 novembre.
Lo sfogo di Giorgia Soleri: “La salute non può essere un lusso”
Con la consueta franchezza, Giorgia Soleri ha voluto sottolineare la gravità di una situazione che coinvolge migliaia di donne, ma che ancora oggi resta ai margini dell’attenzione pubblica e istituzionale. “Nonostante l’articolo 32 della nostra Costituzione parli di tutela della salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, la vulvodinia e il dolore pelvico cronico non sono ancora riconosciuti dallo Stato”, ha ricordato.
Una mancanza di riconoscimento che si traduce, concretamente, in spese elevate per visite, terapie e riabilitazione: “Il prezzo più importante lo paghiamo con le nostre vite, dilaniate dalla malattia e invalidate da un sistema che ci ricorda, giorno dopo giorno, che per alcunə la salute è un lusso”, ha aggiunto l’attivista.
Giorgia Soleri mostra lo “scontrino del dolore”
Nel suo post, accompagnato dall’hashtag #ScontrinoDelDolore, Giorgia Soleri ha elencato nel dettaglio le spese sostenute per la gestione della vulvodinia, spiegando che il totale non include i costi di viaggio per raggiungere studi medici e cliniche, spesso situati nel Nord Italia. Ha inoltre chiarito che le sedute di riabilitazione del pavimento pelvico, fondamentali nel trattamento della patologia, possono variare da una a quattro al mese, con costi che incidono notevolmente sul bilancio complessivo.
Cos’è la vulvodinia
La vulvodinia è un disturbo cronico caratterizzato da dolore, bruciore o irritazione persistente nella zona vulvare, spesso senza una causa apparente. Può manifestarsi in modo continuo o solo durante il contatto, rendendo difficili anche azioni quotidiane come sedersi o indossare determinati indumenti. In molti casi, la condizione influisce anche sulla vita sessuale e psicologica delle pazienti, richiedendo trattamenti complessi e di lunga durata.
Una voce per milioni di donne
Nota al grande pubblico anche per la sua relazione con Damiano David, ex frontman dei Måneskin, durata dal 2017 al 2023, Giorgia Soleri si è affermata negli ultimi anni come una delle voci più attive nella sensibilizzazione sulla vulvodinia e le neuropatie pelviche. La sua testimonianza, coraggiosa e lucida, punta i riflettori su una battaglia che non riguarda solo la salute fisica, ma anche la giustizia sociale e sanitaria.
Concludendo il suo post, ieri ha scritto: “Oggi, 11 novembre, è la Giornata della Vulvodinia. E questo è il mio #ScontrinoDelDolore”.
Un gesto simbolico quello di Giorgia Soleri, ma potente, per ricordare che la salute non dovrebbe mai essere un privilegio.