Michelle Hunziker zittisce Selvaggia Lucarelli, c’è una cosa che lei non ha detto (Foto)
Sulla rivista Oggi Michelle Hunziker difende Doppia Difesa e sottolinea gli errori di Selvaggia Lucarelli (foto)
Duemila donne all’anno salvate dall’associazione Doppia Difesa, questo il numero con cui Michelle Hunziker intende difendere la fondazione che porta avanti con l’avvocato Giulia Bongiorno; un impegno che Selvaggia Lucarelli ha attaccato in modo duro sul Fatto Quotidiano riportando tutto anche sui social (foto). Un danno a cui la Hunziker e la Bongiorno hanno subito detto di volere riparare querelando la Lucarelli. Tra le pagine della rivista Oggi Michelle Hunziker torna sull’argomento, impegnata con le prove del festival di Sanremo trova il tempo per portare avanti la sua difesa verso le donne, anche se questa volte le donne sono una contro l’altra. “Tutto quello che è stato scritto contro di noi è falso” ha commentato la showgirl spiegando il perché della querela nei confronti della giornalista e aggiungendo che non è rimasta stupita dall’attacco: “Perché – spiega la conduttrice – dopo anni di attività, Giulia si è candita alle elezioni per la Lega ed è arrivato questo attacco politico. Quello che scrivono è falso”.
Selvaggia Lucarelli crede che Doppia Difesa non risponda né alle telefonate né ai messaggi, non sia quindi di nessuno aiuto alle vittime di violenza: “noi non siamo un numero verde. Aiutiamo le persone attraverso un sito. Rispondiamo alle mail che ci inviano in base all’urgenza, in due o tre giorni. Carte alla mano, possiamo dimostrare tutto. E ci sono tantissime mail”.
C’è qualcosa di importante che Michelle Hunziker ha voluto dire: “Vorrei precisare una cosa che la Lucarelli non dice… Immediatamente l’avvocato Cristina Natale le ha risposto dando tutti i dati. Prima di approfondire, però, ha detto: parlo con le socie di Doppia Difesa, mi devo confrontare. Lei non ha atteso e ha sferrato subito l’attacco”. La Hunziker risponde anche all’accusa della poca attività del sito: “Non c’è attività proprio perché non vendiamo i fatti riservati degli altri, le storie delle persone che tuteliamo” e assicura che hanno aiutato anche persone famose ma non lo sveleranno mai loro nomi.
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