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Levante per la prima volta parla dei ricatti dell’ex, dell’incubo vissuto

Levante ha capito che era giusto raccontare tutto, le violenze e i ricatti subiti dall'ex, per aiutare se stessa e le altre donne

levante ex fidanzato

Per la prima volta Levante confessa le minacce di un suo ex, l’incubo che ha vissuto. Ne ha parlato nell’intervista che possiamo leggere completa su Vanity Fair; Levante ha deciso di dire tutto perché continuare a dire che sapeva cosa provano le donne vittima di violenza non poteva più bastare. Lei ci è passata in quell’inferno, Levante sa bene cos’è la paura, quel tipo di paura. Quell’uomo ha tentato di ricattarla, il suo ex era in possesso di loro filmati privati, minacciava di mostrarli, la chiamava di continuo. In un mese è arrivato a scriverle 980 mail, questo vuol dire circa 30 ogni giorno. La implorava, le diceva che stava male e la cantante passava ore al telefono cercando di tranquillizzarlo. Una preoccupazione che riguardava tutta la famiglia, le persone che intorno a Levante sapevano tutto di questa storia. Ha dovuto denunciarlo.

Levante per la prima volta parla dei ricatti dell’ex

“Tutti attorno a me erano preoccupati: i famigliari, le amiche… Io ero spaventata, ma forse non abbastanza, in quel momento. Non pensavo che arrivasse a farmi del male, temevo più per lui, come raccontava alla sorella Giulia Cecchettin” e in seguito anche i continui drammatici fatti di cronaca che Levante ha deciso di raccontare la sua storia. Lei è viva, le è andata bene, come sottolinea l’artista. “Ha tentato di ricattarmi: aveva dei nostri filmati, file privati. Mi chiamava in continuazione: ‘Sto male’, mi implorava, e così passavo ore al telefono a cercare di tranquillizzarlo. Mi ha scritto 980 mail nel giro di un mese, che significa circa 30 ogni giorno”.

La depressione post parto 

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Levante ha parlato anche di questo, del suo malessere dopo la nascita della figlia Alma, nel 2022. Prende ancora farmaci, è ancora triste, lo dice perché è importante dirlo e non fare sentire solo chi è nella stessa condizione ma non ha voce per parlarne a tutti. 

Spaventano le sue parole ma la cura contro la depressione è lunga, non si può credere a chi l’ha vissuto per pochissimo tempo, si affronta, si supera con gli aiuti giusti.  Sì, i tempi di cura sono lunghi. Ancora oggi le persone meno sensibili non capiscono bene la depressione e non sanno che chi ne soffre possa non rendersene conto. Per me è stato così, io non ne avevo contezza: ero felice per l’arrivo di Alma e volevo buttarmi dalla finestra”. E’ stata la sua bambina a salvarla, perché Levante è cresciuta senza un genitore e non avrebbe mai inflitto lo stesso dolore a sua figlia. 

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