Diletta Leotta cambia veste, parla dell’invidia e della crisi con il marito che non c’è
Diletta Leotta non sarà più a bordo campo, parla dell'invidia e della sua famiglia: marito e figlia
Diletta Leotta lascia il bordo campo e arriva nello studio di Fuoriclasse Serie A Show, cambia veste ed è ovviamente fiera. A Sportweek ha confidato quanto sia importante per lei tutto questo ma anche il suo ruolo di donna, la fortuna di lavorare con Dazn e poi la vita privata. Diletta Leotta scaccia via i pettegolezzi sulla crisi con il marito, fortunata anche in amore.
“Il passaggio dal campo allo studio mi permetterà di portarmi dietro tutta l’esperienza accumulata negli stadi” Diletta Leotta ricorda le intervista a Maldini, Sheva ma più di tutte quella a Cristiano Ronaldo. Leggi anche Diletta Leotta e Loris Karius: “Litigi e tradimenti, Dio li aiuti”
Diletta Leotta quanto conta l’immagine nel suo lavoro
C’è chi l’adora e chi la critica perché bella, perché c’è qualche ritocchino, perché Diletta Leotta indossa sempre qualcosa di particolare. “È chiaro che l’immagine fa parte del nostro lavoro, specie per chi è in televisione, però, se ti riveli un contenitore privo di contenuto, non vai tanto avanti. Ancora oggi studio, mi preparo, cerco di essere aggiornata: questa è la parte fondamentale”.
Non ha torto ed è ovvio che un bel vestito fa sempre piacere indossarlo ma dice altro: “Essere ben pettinata, carina e risultare piacevole da guardare credo che sia anche una questione di rispetto verso il telespettatore, ma credo che valga in ogni ambito lavorativo”.
Tutto vero ma sottolinea che lei non conosce l’invidia, un concetto che non è appartiene: “sono cresciuta in una famiglia piena di donne, con una mamma presente che a noi figli non ha mai trasferito questo tipo di sentimento”. Piuttosto parla di ammirazione, di stimoli che arrivano da altre persone ma di certo non è invidia.
Nessuna crisi con Loris Karius, lui l’ha già intervistato: “non c’è domanda che non potrei fargli. Gli ho chiesto praticamente tutto, potevo permettermelo. Vivendo regolarmente a distanza, quando siamo insieme in realtà Loris è presente al 200%, anche se ha la partita. Ora che Aria sta crescendo, la porto spesso con me”. Non ci sono ombre, tutto fila liscio tra loro anche se stare distanti non è semplice ma per loro sembra lo sia.
Aria viaggia con la mamma, vanno spesso dal papà e poi la piccola gioca già bene a pallone, ha solo due anni: “Quando vede un pallone impazzisce, calcia già bene, ha un destro fortissimo. L’ho portata anche allo stadio, si è divertita tanto, magari sarà una calciatrice oppure farà il mio mestiere, chissà…” ha confidato anche a FQ Magazine.